Uomini che scappano. Forse.

Mi ero ritagliato il pomeriggio per riuscire a rimettermi in pari con tutte le mail e i messaggi di FB a cui ancora non ho risposto (colgo l’occasione: scusatemi!). Poi decido di dare un’occhiata ai commenti e trovo una frase che mi fa digrignare i denti.

Quindi prendo la triste decisione. I commenti aspetteranno, questa frase no.

se la parola matrimonio e figli spaventa ….meglio usarle (sic!) presto…così se devono scappare…non hai perso tempo e ti sei risparmiata sofferenze inutili!

Ecco, sarà che sono nervoso oggi, sarà che ho il ciclo, ma a me i luoghi comuni infastidiscono. Infastidiscono (come mi ha infastidito il resto del messaggio) specie quando sono usati come corollario a quei concetti che negli anni ho imparato a detestare. Il do ut des. Il topacentrismo. La parità selettiva.

Vi svelo un segreto, donne. Gli uomini non scappano. Eh si. Sorprese, vero? Lo so, ora mi siete tutte lì prese dalla voglia di saltarmi addosso (ahimè, solo virtualmente) al grido di “sa30a che cavolo dici”. Ma è vero. Gli uomini non scappano.

Prendete un uomo. Amatelo, e siatene riamate. Fateci dei figli se siete d’accordo tutti e due (sennò non ne farete. I figli non si impongono). Costruiteci e mantenete una casa, una quotidianità, una routine. Rendetelo felice e lasciate che vi renda felice. Quale uomo scappa da una situazione del genere?

Ve lo dico io. NESSUN uomo con un numero di neuroni sufficiente a fare delle sinapsi scapperebbe da una situazione del genere. Io spero che siate tutti d’accordo su questo: è l’ABC degli esseri senzienti. Qualsiasi organismo pluricellulare è portato a restare nei posti dove trova uno stato di benessere e ad andarsene da quelli dove detto stato di benessere è assente. Ce la fa perfino una medusa, figuriamoci un primate dal pollice opponibile in grado di comprendere la regola del fuorigioco. Costruite giorno per giorno un benessere col vostro uomo, e detto uomo starà sempre con voi.

“Ma il matrimonio…” si, per carità. Salvo chi lo fa per motivi squisitamente religiosi e che condivide con il proprio partner tutta una serie di valori (tipo la castità prematrimoniale, per dirne uno, eh), il matrimonio non è una discriminante per capire se un uomo scappa o no. Il matrimonio è un mezzo per prendere un uomo e impedirgli di scappare, salvo esborsi considerevoli in avvocati ed alimenti, e garantendosi invece in caso di fuga femminile un gettito mensile cospicuo. Serve per poter dire “da questa coppia scappo solo io”. Un po’ come prendere le carte “uscite gratis di prigione” del Monopoli e dire che potete pescarle soltanto voi.

Quando una donna dice “l’uomo mi deve sposare perché non voglio un uomo che scappa dalle proprie responsabilità”, quella donna in realtà sta dicendo “voglio un uomo che non scappi dalle MIE responsabilità”. Perché se ritorniamo al quadro della coppia che sta bene insieme, se questo quadro si incrina la colpa è di entrambi. Se non siete felici, se l’amore è mancato, se la vostra quotidianità è uno schifo, la colpa è di entrambi. Le donne che vogliono essere sposate sono donne che non sono disposte a pagare il prezzo degli errori della coppia, ma vogliono un uomo che paghi anche per loro. Non solo in pizzeria, ma anche nella vita. I problemi si affrontano, e inchiodare una persona a un problema dicendo “vivilo o ti infilo in uno ancora peggiore” non è il modo per affrontarlo.

Un uomo che non vuole sposare una donna del genere non è un uomo che fugge dalle responsabilità. E’ un uomo che fugge dalle donne che non vogliono assumersi le loro. E io francamente non lo biasimo.

Perché una donna che vuole essere sposata per forza non è una donna che è sicura al 100% che per ogni giorno vi amerà. E’, molto semplicemente, una donna che vuole i vostri soldi, o la vostra vita. O magari entrambi, per quando lei o voi fallirete.

Un uomo che se ne va non è un uomo che scappa. Un uomo che scappa è un uomo che non è felice. E la colpa potrebbe anche non essere del tutto sua. Fatevene una ragione. E già che ci siamo, specie se siete capitate su questo blog: l’amore non sempre è eterno. Facciamocene una ragione.

Da rifuggire come la peste. Io non mi sono voluto sposare. Mai. Ma sono sempre restato al mio posto per le persone che amavo, sempre, anche quando è significato sputare sangue e pezzi di tessuto cardiaco. Essere un uomo che non vuole sposarsi non fa di me un vigliacco. Fa di me, molto lapalissianamente, un uomo che non vuole sposarsi.

41 thoughts on “Uomini che scappano. Forse.

  1. Posto che:

    – sono pienamente d’accordo con la tua visione del rapporto di coppia (nel bene e nel male);
    – il matrimonio non mi interessa (l’unica volta che l’idea mi ha sfiorata è stato perché volevo andar via da casa dei miei – pessimo motivo – e venivo a dir poco incalzata stile Bridget Jones da parentame vario);

    mi hai fatto venire in mente un paio di cose.

    La prima è:
    no, gli uomini non scappano, però si fanno molto volentieri mollare. Si allontanano pianino pianino (mentre stanno ancora belli comodi sul tuo divano) finché non ti rimane in mano più uno straccio di motivo per portare avanti il rapporto. Parlo solo per me, ovviamente. Magari sono semplicemente sfigata, o un disastro di “fidanzata”, ma la maggior parte delle volte è andata così.

    La seconda:
    Ho due fratelli molto più grandi di me. Si sono sposati entrambi alla stessa età, un po’ dopo i 30. Non sono fuggiti, dunque, e a giudicare dall’esterno hanno fatto la scelta giusta. Però, diciamo che la tentazione di darsela a gambe ce l’hanno avuta, sotto forma di gran panico prematrimoniale: ansia, indecisione indicibile e tira e molla per qualche mese, ed io, allora adolescente, mi sono ritrovata più volte a doverli rasserenare. Insomma: a volte, un uomo che sembra voler scappare è solo una persona che deve fermarsi un momento a fare i conti con questa idea-mostro del super-uomo-maritato che si becca solo le responsabilità e deve appendere al chiodo ogni suo lato scanzonato. Se la persona che ha davanti è quella giusta, non ci metterà poi così tanto a capire che i suoi timori sono ingiustificati.

  2. Poi ripasserò per parlare meglio, ma una puntualizzazione non può mancare: non sai quante amichE mi sono ritrovata a rasserenare più volte, prese com’erano da quelle forme di gran panico prematrimoniale.

    Ah, già. Io sono una di quelle che già comincia ad averlo appena sente la parola “matrimonio”.
    Nonostante due figli e uno StepSon.

    Ma si sa, la Grimilde dev’essere un uomo…

  3. Non posso che condividere ogni tua singola parola. Ho sempre fatto comizi con i miei amici su quanto io trovi inutile l’idea del matrimonio. E onestamente le donne che tu descrivi mi fanno venire le bolle.
    L’amore non ha niente a che vedere con contratti & co. Quando decidi di stare con qualcuno ti stai prendendo la responsabilità del suo cuore, dei suoi sentimenti, che non meritano di essere calpestati e feriti. Non è un anello al dito a darti la responsabilità. Che poi, detto tra noi, preferisco svegliarmi ogni mattina avendo la consapevolezza che l’uomo che ho accanto ha scelto di esserci piuttosto di pensare che c’è perché lasciarmi gli costerebbe troppo.
    Spesso mi sono sentita dire che la convivenza è una scelta di comodo, che non ci si prende responsabilità ecc. Io l’ho sempre vista diversamente. Ho sempre pensato che non c’è niente di comodo in una convivenza. Anzi. E’ un costruire giorno per giorno, un impegno costante d’amore, una promessa rinnovata quotidianamente. E’ il non dare per scontato nulla.
    Sposarsi o non sposarsi è una scelta personale e per me insindacabile che può avere mille motivazioni. Ma non penso affatto che chi si sposa dimostri responsabilità. La vedo più come “ho fatto quel che dovevo per assicurarmi che tu resti qui.” Per me inaccettabile.

  4. Hai pienamente ragione. Non solo non scappano, ma io mi sento di biasimare (davvero) molto più quelli che, privi di quel MINIMO di amor proprio, dignità, coraggio, chiamale come vuoi, si fanno trascinare e si sposano. Senza volerlo.
    Vedo coppie morte, spente, finite, uomini che stanno male in quelle relazioni eppure continuano. Vedo donne che stanno male, rompono continuamente i coglioni, ma sono soddisfatte, perchè hanno raggiunto l’obiettivo. Essere felici? ma assolutamente nooooo! Spo-sar-si. Costi quel che costi.
    E sto parlando di gente giovane, intendiamoci.
    Ti do ragione, in pieno. Avrete tanti, tantissimi difetti, ma non è vero che scappate.

  5. Il maschio è solo un fuco!
    Lui non si sposa, viene sposato!
    Cercate di ricordarvi, andando indietro nel tempo, come è avvenuto il vostro primo incontro con la fidanzata/moglie/amica: Vi è subito piaciuta? Siete sicuri che era veramente bella? (a forza di vederla ora vi può sembrarlo). Siete stati i primi a farvi avanti, senza che “lei” non vi avesse lanciato un solo sguardo? Avete mai provato a fare la “corte” ad una che di voi non ne voleva sapere? Siete riusciti a smuoverla? Non credo proprio!
    Se una “femmina” sceglie un “maschio”, questo sarà suo! Perciò il matrimonio non serve a nulla, se non per una questione economica riguardo la prole, allora se uno scappa non scappa dalla donna, ma dalle responsbilità alle quali non era affatto portato.

  6. Nota a latere: vi adoro tutti. Pensavo mi sareste saltati addosso in mille e invece stiamo tutti discutendo civilmente :)

    Pier Luigi: il matrimonio, per questioni inerenti alla prole, non serve a un beneamato ciufolo.

  7. Se sei convivente hai solo il diritto al concorso nel mantenimento e nell’assistenza dei figli comuni.
    Al momento del matrimonio puoi scegliere fra due possibilità di gestire i beni della famiglia: la comunione o la separazione di beni, con la convivenza questa scelta non è data.
    Ecco perchè parlavo di “questione ECONOMICA riguardo la prole”

  8. Beh, questione economica: hai il dovere di mantenere i tuoi figli, esattamente come in caso di separazione da un matrimonio.

    Mi pongo dal punto di vista del figlio per il quale non cambia assolutamente nulla. Anche in caso di separazione di genitori conviventi, ad entrambi i genitori tocca il dovere di mantenerlo.

  9. Beh… non sono proprio d’accordo. Sottintendere o esplicitare che le donne vogliano sposarsi solo per incastrare il pollo di turno, mi sembra un luogo comune peggiore degli altri. Magari mi sposo perchè sono così sicura di te che….ecco, ci metto la firma. E i tempi in cui l’ex moglie casalinga veniva mantenuta da lui sono finiti. Sono donna e guadagno molto più di tanti amici uomini. Non credo mi verrebbe assegnato nessun mantenimento in caso di divorzio 😀 a meno che veramente non trovi un gran pollo da spennare. Cosa che non rientra tra i miei interessi. In più, a volte il benessere non basta. Perchè ci deve essere il benessere ma anche quel pizzico di adrenalina. E la passione. E molto spesso gli uomini (e le persone in generale) ti richiedono di essere sempre al top. Beh senti….la vita è fatta di alti e bassi, se al primo down che incontri cerchi un altro top…non sei proprio uno infelice che cerca una boccata d’aria fresca dalla moglie tiranna a casa. Sei un ragazzino in cerca di emozioni forti sempre e comunque. Ci sono uomini così, come ci sono donne arrampicatrici sociali e fedifraghe. Quindi, per favore….basta con ste manfrine strategiche!! Come se esistesse una ricetta per tenersi un uomo/una donna. A volte il benessere c’è, fai del tuo meglio…ma non basta comunque. Di sentirmi incapace di creare un clima familiare sereno perchè lui se n’è andato….non ho proprio voglia. Magari se ne voleva solo andare, qualsiasi clima ci fosse in casa.

  10. Assumersi responsabilità a tempo indeterminato è troppo costoso, soprattutto in caso di scioglimento del rapporto. Infatti col tempo si sono introdotte forme più informali di responsabilità a progetto. Si va dal semplice progetto ‘Ti trombo’ a costruzioni anche un poco più ambiziose.

  11. Ila, scusa… davvero i tempi in cui l’ex marito mantiene la ex moglie sono finiti? Posso chiederti di farlo sapere anche alla Signora che si becca i nostri 500euro al mese perché lavora in nero?
    Ma anche alla ex di qualche altro uomo che conosco eh?

  12. Ila, io una donna che guadagnava il doppio di me l’ho avuta.

    E tranquilla che dove era suo era suo, e dove era mio… aspetta, parliamone :-)

    Nomini una cosa molto interessante: “se al primo down che incontri…”. Ne ho avute anche di persone cosi’, che alla prima crisi mollano tutto e spariscono tipicamente altrove.

    Li’ è un discorso di maturità emotiva, quel tanto di maturità che serve per capire che se sei stato bene e ora non stai più bene probabilmente devi impegnarti per risolvere un problema. Il guaio è che molte persone risolvono il problema rimpiazzando la persona con cui stanno perchè è la strada più facile.
    Ma li’ è maturità emotiva del singolo, non “caratteristica di genere”. E la maturità non la imponi con una firma in comune.

  13. Appunto. Ci metto la firma ti sto promettendo che al primo down sarò ancora lì con te. Poi ragazzi, di luoghi comuni è pieno il mondo. Io li trovo noiosi. Scelte.

  14. Anche perchè….non è che con quella firma prometti solo tu :) prometto anche io che ti sarò vicina sempre.

  15. Non sono del tutto d’accordo col post, nella misura in cui ritengo che l’uomo che si ficchi in un tale guaio se l’è pure andato cercando. Ma non vorrei creare un incidente diplomatico ^^’

  16. Concordo in gran parte con i commenti di Ila e lamb-O e mi permetto di aggiungere una domanda forse un po’ provocatoria: se la convivenza è la forma più “disinteressata” di progetto di vita in comune, perché ogni due secondi si sente parlare di “diritti delle coppie di fatto”, di DICO, patti di convivenza et similia? Non è che, niente niente, a tanti propugnatori dell’ammmmmore libbbbbbero non fa proprio così schifo la cara, vecchia, bistratta pecunia?
    Comunque, ognuno faccia quello che gli pare: se credi/non credi al valore del matrimonio e il tuo compagno/a la pensa come te ben venga, altrimenti ognuno per la sua strada senza cercare di forzare l’altro. Però non provo nessuna empatia per chi si sposa controvoglia per poi lamentarsene in continuazione: esiste il libero arbitrio e di certo non te l’ha ordinato il dottore, di a metterti una fede al dito.

  17. Secondo me non dovresti generalizzare. Ogni persona è diversa e, purtroppo, al giorno d’oggi ci sono miliardi di psicopatici sulla faccia di questa terra. E’ vero, un uomo che ti ama, o crede di amarti non scappa, ma un uomo che ti ama non ti fa nemmeno soffrire e lo stesso vale per la donna. Sono incinta di 7 settimane e sapete cosa mi sono sentita dire da mio marito (che tanto voleva un figlio) durante una discussione?! Che possiamo marcire entrambi… bhe… secondo voi questo è amore?

  18. Ti contesto un solo passaggio.

    [se ritorniamo al quadro della coppia che sta bene insieme, se questo quadro si incrina la colpa è di entrambi. Se non siete felici, se l’amore è mancato, se la vostra quotidianità è uno schifo, la colpa è di entrambi.]

    Mi sembra una posizione mooolto buonista e accomodante, la divisione delle colpe. Il più delle volte il quadro si incrina perchè una delle due persone si rivela per quello che è, si lascia andare e comincia a sfogare le proprie insoddisfazioni riguardo la vita sul partner. La colpa per aver reso un buon rapporto uno schifo di rapporto, sta anche in una persona sola, che da un certo momento in poi gli si è girato il cervello.

  19. @Ila
    Non ho detto “…che le donne vogliano sposarsi solo per incastrare il pollo di turno…” ho detto che “…se una “femmina” sceglie un “maschio”, questo sarà suo!
    E’ questo che la natura vuole! A questa non interessa nulla, se sei bello o brutto, alto o basso, bianco o di qualsiasi altro colore di pelle… lei vuole solo una cosa: il proseguimento della specie, nulla di più semplice. E’ l’homo
    sapiens, che nei millenni, ha codificato questa esigenza, inserendo comportamenti atti al raggiungimento di questo fine.
    Nella tuo incipit c’è tutto quanto ho ora specificato, infatti inconsciamente hai usato il termine “incastrare il pollo”, che è quello che la natura vuole, ossia uno che possa mantenere te e la tua prole. Ti sei mai chiesta, perchè la maggioranza delle donne sposa o s’accompagna con un uomo più anziano di lei? Perchè, inconsapevolmente, spera/pensa che questo abbia raggiunto una solidità economica tale, da rassicurarle un solido futuro e non solo per lei, se invece le sue aspettative sono riposte nella sicurezza fisica, allora cercherà uno fisicamente aitante e, se poi dovesse avere tutte e due le qualità, tanto di guadagnato!
    Con l’evoluzione della specie, a questa esigenza primaria, si è aggiunto il sentimento della solidarietà, tramutato nel sentimento che chiamiamo amore.
    Tutto questo: lo prosecuzione della specie, potrà sembrare troppo semplicistico, ma è l’unico scopo che muove gli esseri umani nel corso della loro esistenza, tutto l’altro è un orpello per addolcire la pillola.

  20. @ Pier Luigi
    “se una femmina scegli un maschio questo sarà suo”….oh, non so le altre donzelle qui presenti, ma non è che i due di picche mi siano mai mancati 😀

  21. @Natalia
    ahaha nemmeno a me…
    @Pier Luigi
    ragazzi ci siamo un po’ evoluti…abbiamo sviluppato una lingua e una società complesse che ci distinguano dagli animali, su! Sembra di leggere donna moderna: “un gruppo di scienziati inglesi ha scoperto che le donne preferiscono accoppiarsi con gli uomini dal volto perfettamente simmetrico…”
    😀 😀 😀

  22. @Natalia, molto facilmente non erano dei due di picche, bensì degli assi, lasciandoti come la volpe di fronte al grappolo d’uva!
    @Ila, ci mancherebbe pure che nel frattempo non avessimo sviluppato un linguaggio ed una società complessa, ma questo non toglie che singolarmente siamo un animale, che ancora conserva il cervello del rettile.

  23. Assi? Volpe? Grappolo d’uva? Io dove stracavolaccio ero, mentre succedeva tutto sto ben di Dio? 😀

  24. Dove stavi non posso saperlo!
    Visto però che citavi “…ma non è che i due di picche mi siano mai mancati :D…” rispondevo che forse non erano semplicemente dei “due di picche”, ma degli “assi”.
    Il grappolo d’uva, forse ti sfugge la storia della volpe e l’uva, e allora ecco un semplice link:
    http://www.pianetabimbi.it/sp/anteprima.php?ID=304…p
    perchè, magari, nessuno te l’ha raccontata…. 😀

  25. Pier Luigi, la storia della volpe e dell’uva la conosco bene…il mio era un commento volutamente ironico 😉

  26. Mah io parlo da donna che di figli non ne vuole e non sa nemmeno se vuole sposarsi… o meglio, forse mi sposerei dopo anni di convivenza, di certo non ho mai avuto il sacro fuoco di “farmi sposare”.
    A me sembra che gli uomini scappino eccome, ma ben prima di arrivare a tanto… ben prima di parlare di convivenze, matrimoni, figli…
    Sono single da due anni, ma di uomini che volessero anche solo impegnarsi a conoscersi ne ho trovati molto pochi in questo lasso di tempo.
    Uomini disposti a ballare il tango orizzontale, invece, guarda un po’… moltissimi!! 😉
    Saluti

  27. @Kaffeine quel “…sa30anni…” non mi fa comprendere il significato della tua affermazione.
    Vedo che sono le 5:30, ti sei alzata per andare al lavoro (certamente) e ancora non hai preso la tua dose di Kaffeina, perciò capisco il refuso. 😉

  28. Non ho mai capito perchè il sesso non possa essere l’inizio. Visto che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne sono commesse dai partner, non vale che prima bisogna conoscersi. Evidentemente se poi il carnefice ce lo si sposa, c’è qualche problema di fondo che inficia la tesi della selezione al primo contatto. A meno che per certa ginnastica non sia necessario sapere se lui gioca a calcetto il martedì o il venerdì o se legga o meno il filone letterario post-intimista bulgaro. Perchè dopo due appuntamenti si sa più o meno quello, eh…
    Il sesso è un gioco e le persone si conoscono più in fretta giocandoci assieme [semi-cit. Céline].

    Nel migliore dei casi dopo un accoppiamento mediocre, si può inziare una bella storia d’amore (ed eventualmente posticipare il femminicidio di qualche tempo). Se invece non doveva funzionare, almeno s’è fatto sesso. A noi maschi piace, alle donne non so (tutte le mie partner si sono dimostrate restie a concedersi sul lettino della TAC). Se lei decide che ci sarà un dopo, la quiete post-coito favorisce le piccole chiacchiere da letto e ben predispone il maschio che potrebbe mostrarsi per quel che è, invece che sembrare un dislessico sovraeccitato che vi guarda solo le tette!
    Dare piacere, ricevere piacere.

    Rehumanize yourself!

  29. A me, onestamente, pare un mucchio di scemenze. “almeno si è fatto sesso”?? 😀 oh mamma, a 30 anni ho già qualche buon amico da chiamare per fare del buon sesso…il sesso certo non manca, quindi se esco con una persona nuova non lo faccio perché anche se va male, almeno ho fatto sesso 😀

  30. ormai capito qui sempre più di rado.
    Volevo dirlo solo a te, sa30, ma alla fine l’email non la uso più e ho smesso di aggiornarti su tutto, quindi lo dico pubblicamente (ossia su web, pubblicamente di persona l’ho già detto), e la sparo:
    me so messa co una donna.
    ebbene si.

    e sono innamorata, e devo dire che sto bene.
    e adesso, dopo aver fatto biblica e non biblica conoscenza di entrambi i sessi sento di poter sfatare alcuni miti:

    1) gli uomini -come saggiamente suggeriva Mira all’inizio del topic- forse non scappano, ma si fanno molto volentieri lasciare, che poi alla fine è un modo anche quello di scappare, almeno con la testa, con le orecchie, con la disponibilità, col tempo, e via dicendo.

    POSTILLA: Lo fanno anche le donne. Meno, per carità, meno, ma vi assicuro che non è sempre meglio! A volte ci si incardina in discussioni interminabili e infiniti rivanghi del passato, letture psicologiche dei traumi infantili, crisi da abbandono and so on. In alcuni momenti, ho ripensato sorridendo ai “vabbè ma mo mi baci?” di un ex, che all’epoca mi sembravano così orrendamente riduttivi!

    2)il post è così pieno di luoghi comuni sulla femmina mantide che francamente credo ci sia poco da commentare…
    Se voleva essere una critica all’altro luogo comune de “gli uomini scappano di fronte alle responsabilità”, ha funzionato mediocremente… forse avrebbe meritato fornirla di una struttura argomentativa un pò meno elementare.
    dire che gli uomini non scappano e se ne vanno solo quando è LEI a non farli stare bene è un pò come dire che gli uomini scappano perchè pensano solo a loro stessi: riassumendo, una stronzata.

    3) non ho capito bene come siamo arrivati al: “Dare piacere, ricevere piacere.Rehumanize yourself!” (che tra l’altro sarebbe perfetto come slogan dei condom), ma posso dire questo: mutatis mutandis dici la stessa cosa se dici “ricevere piacere, dare piacere” (do ut des – sinallagmatico! attenzione!!è esattamente uguale al das ut dem)
    … come mai si debba sempre cominciare con il dare, specie se sei donna, (che poi diventa darla, ma vabbè) non mi è chiarissimo…
    Questa morale della generosità gratuita, dell’amore senza se e senza ma, a me francamente è sempre sembrata un pò buonista.
    a questo punto allora xchè lavorare dietro compenso?
    perchè pretendere che le tasse corrispondano a dei servizi?
    perchè incazzarsi quando i figli non mostrano nessuna riconoscenza?

    “eeeeh ma qui non parliamo mica di AMOREeee”

    ecco, allora ve ne dico un’altra.
    se c’è proprio qualcosa contro cui schierarsi, è quest’idea cretina dell’Amore.
    Gesù era uno, e è morto in croce.

    Noi ci proviamo, ma l’amore incondizionato non ci viene bene.
    Per altro, parlo per esperienza, fa proprio male alla salute, nostra, o del prossimo, perchè non è mica vero che l’amore sia un concetto fondamentale per la vita.
    l’amore è fondamentale solo per l’amore.
    per la vita hanno molta più importanza il rispetto, la pazienza, la puntualità, la capacità di confronto, l’onestà, l’affidabilità… e tutto questo si potrebbe – e si dovrebbe- anche quando manca l’amore.

    4) conclusioni: secondo me il problema non sono le donne che si vogliono sposare, e non sono nemmeno gli uomini che non si vogliono sposare, il problema è “che tu lo voglia o meno, meglio saperlo prima, xchè se abbiamo prospettive diverse forse impieghiamo meglio il nostro tempo a cercare qualcuno con cui condividere le nostre che a cercare di cambiare reciprocamente quelle dell’uno e dell’altro.”.
    il che, da adulti, finita l’età de “l’importante è fare esperienza” mi sembra pure abbastanza saggio.

  31. Visto che l’ho generato io dovrei rispondere al punto 3, però ammetto anche che era una discreta boiata, il meno che si possa dire è che fosse molto ingenua. Ammetto anche di non avere le capacità intellettuali di sostenere tesi ardite sui rapporti umani e avrei dovuto evitare.

    Bentornata, Mabh.

  32. Hai detto bene: un numero sufficiente di neuroni. A volte subito fortemente ke qualcuno li abbia. Però bisognerebbe parlare anche del contrario cioè di quegli uomini che vivono alle spalle della propria fidanzata x comodità campando scuse ad ogni cosa gli si faccia notare…

  33. Concordo in toto.
    E mi chiedo perchéc’è ancora ci sia gente che si sposa.
    Io una volta, adesso nunquam more.
    Auguri, splendido Francesco

  34. Salve, a tutti.
    Concordo solo sul concetto riguardante l’uomo che non scappa se è felice. Sul resto, nutro forti dubbi. Non son d’accordo quando dici che l’amore non sempre è eterno. Tutt’altro, credo fortemente che l’amore non finisca mai, ma sono le paturnie(leggasi immaturità) dei singoli che ne determinano(volutamente) la fine, perché perennemente alla ricerca della felicità che, come dice Giacomo Leopardi, è solo una vaga speranza di un domani migliore del presente, ma che in realtà non esiste. E’ un discorso di coscienza, se tutti ci guardassimo nel profondo e pensassimo a goderci quelli che abbiamo, e che abbiamo costruito col nostro partner(sposati o conviventi conta poco) piuttosto che bramare quello che non abbiamo come quel qualcosa che ci manca per essere sereni, forse ci sarebbero meno separazioni e e divorzi e molte più coppie serene(perché di serenità si deve parlare!) Stare insieme è una scelta, lo è da sposati e da conviventi, in assenza di problemi gravi e spesso irrisolvibili non è cambiando partner che si trova la serenità. Non sono d’accordo nemmeno quando dici che quando si incrina un rapporto la colpa è di entrambi. Mi rifaccio al tuo primo pensiero per fare un esempio: l’uomo, come dici, non scappa quando ha accanto a se una donna che lo ama, lo rende felice ecc ecc..ecco, vale anche al contrario..se una donna lascia un uomo che tratta la propria donna come una regina, le colpe dell’uomo quali sarebbero?Troppo amore? per carità l’amore non è mai troppo, anzi..quindi?..torniamo al mio concetto iniziale, le storie finiscono troppo facilmente e superficialmente perché uno dei due “sbrocca” per andare alla ricerca di quello che non possiede, credendo che sia quello che manca a renderla felice, il tutto unito a una buona dose di immaturità e incapacità di prendersi le proprie responsabilità.

  35. Le donne, libere di saltare di cazzo in cazzo, alla soglia dei 40 anni, stanno cercando delle motivazioni sul perchè gli uomini non vogliano impegnarsi nel matrimonio, nonostante le risposte stiano dinanzi al loro naso all’insù, ma non vogliono vederle, sarebbe un clamoroso autogol per le indefesse principesse di sta ceppa di minchia! e cosi danno la colpa, come al solito, agli uomini..GLI ETERNI PETER PAN!

    ..e nel caso che vi chiediate come mai il sistema capitalistico sociale governante non voglia prendere atto di questa situazione, di avere un dialogo costruttivo con noi uomini al di là di queste sterili e puerili accuse, per cercare di sistemare le cose, ebbene.. appare chiaro che questa società corrotta vaginofemminazi comandata da zerbinismo politico, non è affatto interessata agli uomini, ai loro bisogni, alle loro necessità.

    La società, cosi come le donne, è interessata agli uomini solo per la loro capacità di lavorare, pagare le bollette, mutui, consumare, fornire servizi e propagare la specie plebea a norma di leggi nazifemministe, in modo tale che vi siano sempre schiavi che forniscano manodopera a basso costo, che consumi, scevrai di valori sociali, disponibile per servire il sistema corrotto, i privilegiati e le donne.

    Il naturale rigetto verso il matrimonio 2.0 da parte dei veri UOMINI fa parte del sistema causa-effetto che troviamo in altri ambiti, è naturale come quando senti un odore sgradevole, o il disgusto per un qualsiasi cibo avariato, è un naturale istinto biologico, una sorta di allarme che ti dice PERICOLO! ed in tutto ciò non c’è nulla che possa riflettersi sulla creatura fantastica dello scrittore scozzese James Matthew Barrie, si tratta di una reazione naturale dinanzi alla ragione, cosa che le emotive vaginofemminazi sono restie al comprenderne il significato.

    fonte:
    matrimonio 2.0
    https://homodus.wordpress.com/2012/10/13/matrimonio-2-0/

    uomini peter pan:
    https://homodus.wordpress.com/2014/04/12/w-peter-pan/?relatedposts_hit=1&relatedposts_origin=333&relatedposts_position=1

  36. Mi permetto solo di dire che il matrimonio per una donna può voler dire tutt altro rispetto a quello che ho letto fino ad ora…. Per esempio la gioia di condividere con amici e parenti una felice Unione, la gioia per una donna di essere la protagonista di una giornata speciale che probabilmente sogna sin da quando è’ bambina e tanto altro Che non ha nulla a che fare con interessi economici o di opportunismo …Se due persone stanno bene insieme non c’è nulla di male a sposarsi e l’uomo potrebbe capirlo e accettare questo compromesso con la donna che ama tanto e con la quale vorrebbe stare per sempre….

  37. Scusami un attimo, che vuol dire “sposarsi per accettare un compromesso”? Se si vuole stare insieme per sempre basta volerlo ogni giorno, non capisco la necessità di tutta questa gestualità se non “per essere la protagonista di una giornata speciale che probabilmente sogna sin da quando è bambina”, che mi sembra un motivo piuttosto infantile per sposarsi.

  38. Ciao,molto giusto il tuo discorso. E se l’uomo che ho sposato è quello che vuole dargli tutte le responsabilità a me? A partire dal farmi credere di sposarmi perché fossi straniera e non mi dava nemmeno quello che mi spettava, ma anzi mi riempiva di debiti e mi rinfacciava il fatto che vivevo in casa sua e in qualche modo prendersi la mia fiducia e tutti i miei stipendi, facendomi lavorare in nero, (perché sfido chiunque a trovarsi incinta non lavori,in 9mesi di gravidanza un solo vestito e indifferenza e insulti psicologici perché non portavo uno stipendio anche io).Per forza il primo lavoro anche il più umile a lavare i piatti l’ho accettato, per non dipendere da lui. Oggi però mi ritrovo con un figlio di 10 anni, senza una pensione futura e versamenti,lui ha fatto sparire tutti i soldi (sai anche noi donne straniere diamo i soldi in famiglia e ci fidiamo del marito ) con la scusa che la casa è la sua. Neanche la macchina è intestata a me perché lo ha preso lui….Gli chiedo di mettersi in un tavolo e parlare ma sfugge e allora scappo io?Per farmi studiare la patente mentre allatavo il bimbo e stavo fino alle 3di notte sveglia,giorno dopo andare a lavorare, li la mia intelligenza andava bene visto che ero straniera…per finire i studi perché venivo da un paese povero e con lui mi sono messa a23 anni e poi è arrivato il bimbo, non andava bene, perché dovevo portare anche io uno stipendio, perché non bastava solo il suo.Ma guarda caso dopo 10anni di inferno vengo a scoprire che mi ha preso solo per sfruttarmi.In giro si vergogna di dire la mia nazionalità. Mi sento male. Aiutatemi con una parola per favore. Questa famiglia è tutto quello che ho,ma lui mi mette solo davanti ad una subdola scelta 😮 con lui e subire i debiti, la sua sottomissione da padre padrone e la sua vagabondaggine (perché fuori dal suo lavoro da operaio, non vuole aiutarmi in niente, neanche nel educazione del figilo)oppure senza di lui, senza il matrimonio sereno di qui tutti e due siamo pari e in rispetto. Grazie e scusatemi lo sfogo.

  39. Per me il matrimonio è una cosa emotiva non un contratto! C’è un vincolo ovviamente, l’importante è che sia un vincolo che entrambi sono sicuri di volere
    Io prometto di amare una persona tutta la vita e di starle accanto perché lo desidero e l’altro lo desidera lo stesso
    Secondo me si sceglie di continuare ad amare qualcuno, se poi uno vive il matrimonio come una trappola allora giustissimo non si sposi
    Io ci trovo tante cose positive, dovrebbe creare più unità
    Poi se uno non lo sente necessario allora ok non lo faccia
    Ma ci sono tante donne, anzi persone che lo vedono come qualcosa di buono
    Certo non serve un anello perché due persone si amino! Infatti sposarsi non è obbligatorio ma il significato che due possono condividere su questa cosa quelli si conta

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