Dimenticanze Selezionate

Ve la ricordate la ragazza del post sulle Dimenticanze Selettive?

C’è un motivo se ho scritto quel post. No, niente di suino o di pertinente ai suoi capezzoli; è un motivo più onirico, nel senso più stretto del termine. Di recente l’ho sognata parecchio. O meglio, più che lei – presente nei sogni, ma in modo piuttosto marginale – ho sognato sua madre. Che conoscevo.

Idealizzata, come spesso accade nei sogni. Luminosa, quasi ammantata di luce. Mi ha parlato tanto e detto cose belle e tranquillizzanti, e fatto anche qualche rimbrotto. Come una persona che mi voleva bene.

Coppa Vuota, ricordate? Vado sul blog della ex intenzionato a dirglielo, perchè non è un pensiero che mi appartiene: appartiene a lei ed è giusto che lo abbia. Con vivo dispiacere ho scoperto che questa signora non è più con noi. E allora gliel’ho detto. Semplicemente. Due righe, tante bastavano.

Non ha nemmeno approvato il post. Dimenticanza selezionata. Alle volte ci si dimentica che la distanza, intesa proprio tra un punto e l’altro, è identica sia che la si misuri dal punto A sia che la si misuri dal punto B.

Peccato?

7 thoughts on “Dimenticanze Selezionate

  1. Casomai fu il contrario, Marcus: fu lei a non essere corretta con me.

    Il problema è che sono passati tanti, TANTI anni.

  2. E allora ti ha rimosso per rimuovere anche la scorrettezza. In fondo in fondo una coscienza l’abbiamo tutti.
    Io sto tentando di rimuovere la Titti: anche questa estate (la quarta) è amdata male, e allora ho detto stop.
    Adesso mi scrive che sta male. Quanto sono stato male io però lei se lo dimentica, e quando uno ne ha proprio le palle piene, o china la testa o esplode (e manda a fare in culo, quando ci vuole ci vuole). Siccome in passato la testa l’ho abbassata e non è servito, allora mando a fare in culo che almeno ho la soddisfazione di vedere l’effetto che fa. Che certe persone credono di essere come la Vodafone (tutto intorno a te…).

  3. Il difficile viene quando dopo esserti innervosito per la sindrome alla Ennio Doris, analiZi i tuoi comportamenti per capire se tu per primo non sei stato egocentrico, se la risposta è no il sangue affluisce al cervello con la stessa velocità dei 100 mt piani e poi chi lo gestisce il senso di colpa che ti attanaglia quando hai urlato tutto il disprezzo?

  4. Non so perchè ma sono quasi sicura dopo aver letto un pò dei tuoi post che tu sia in ingegnere, e le similitudini, o somiglianze, o equazioni che fai (perchè sempre di questo si tratta) tra numeri e sentimenti mi fanno sorridere e riflettere. Sarà che un pò sono suggestionata dallo studio intenso della suddetta professione, un pò dalla tristezza/malinconia di essere sa25a dopo aver creduto nella storia più bellaromanticameravigliosanessunosaràmaicomenoiseiladonnadellamiaesistenzacontipiùdellamiavita finita per il motivo più vecchio scontato e squallido del mondo, ma a volte, questi tuoi teoremi, un pò mi aiutano a capire che nella vita, come in matematica, alla fine, è tutta questione di equilibrio.

  5. Selvaggia, io non le ho mai urlato tutto il mio disprezzo. Usai una parolaccia, con lei, una sola.
    Uscì dalla stanza impettita dicendo a tutti che ero cattivo perchè “le avevo mancato di rispetto”.

    Un po’ come se ti tiro un cazzotto e se mi dici “ahia, cazzo!” te ne tiro un altro perchè non si dicono le parolacce.

    Ca, solitamente uccido per insulti molto minori :) no, non sono un ingegnere. Anche se sono comunque un ometto di formazione scientifica, questo si, lo ammetto :)

    Marcus: ma con questa Titti prima o poi finirà a confetti? :)

  6. Non mi sembrava un insulto così pesante dai, avrei potuto dirti che ero indecisa se scegliere tra fisico o matematico il che a mio avviso sarebbe stato davvero peggiore. (non per offendere le categorie, hanno non solo tutta la mia stima ed il mio rispetto, forse addirittura la mia riverenza nei confronti di alcune loro capacità, che riassumo però con un semplice e singolo AIUTO)… in realtà il pensiero mi è sorto spontaneo dato che questo settembre è stato uno dei periodi forse più brutti mai vissuti fino ad ora per quanto riguarda la mia vita privata, scoprire certe realtà di persone che credevi essere totalmente altre, da un minuto all’altro a volte equivale quasi a morire dentro, c’è un prima ed un dopo che ormai sono scissi, niente ti sembrerà più quello che era, niente sarà più quello che speravi…e proprio lo studio è stata una delle soluzioni che mi ha aiutata ad andare avanti. E scoprire questo blog, con i suoi pensieri un pò dolceamari a volte espressi anche così, con “formule” mi ha fatta sentire un pò meno sola.

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