Non salvatemi, per favore.

Mi faccio un regalo di compleanno. Torno qui. Vi ricordate quando vi chiesi “mi mandate le citazioni che più vi sono piaciute del blog, per favore?”

Ecco la prima. Ad opera di una lettrice, non mia.

Non salvatemi. Riconoscetemi.

Perchè siamo quello che siamo. Se non abbiamo accanto la persona giusta per noi non è perchè siamo dei poveri disgraziati a cui manca qualcosa.

No. Siamo persone normali, vive, talvolta belle e talvolta no. Ma intere, siamo intere, dobbiamo essere persone intere. Non credo alla retorica delle due mezze mele che ne fanno una o degli angeli con una sola ala che devono stare abbracciati per poter volare. No.

Credo nelle persone, uniche, vere, vive e autonome. Credo che ci sia la profonda necessità di essere riconosciuti per quello che siamo, per la nostra natura più intima, e apprezzati per essa. Con le nostre devianze e i nostri problemi, che esistono per tutti ma non devono essere di peso a nessuno. Con le nostre diffiicoltà e la nostra voglia di lottare. Con la cellulite o le palle mosce, con la satiriasi o con l’astinenza. Con la banalità o la perversione. Cerchiamo sempre di essere noi stessi e di proiettare solo e unicamente solo questo all’esterno.

Non voglio essere salvato. Voglio essere riconosciuto. Me lo merito e lo pretendo.

E oggi,addì 23 maggio dell’anno domini 2014, giorno del mio trentottesimo compleanno, io torno a cercarmi. Con voi. E per voi, anche.

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