Aristos

Tanto lo so, che voi venite qui per le pazze. Non per i miei commenti da single perenne in depressione perdì (ho fatto la battuta: pregasi sghignazzare, grazie) , per cui tiro fuori una pazza dal cilindro per festeggiare questa domenica uggiosa tendente all’uggiosetto.

La conobbi online. Fiera latrice di messaggi tendenti all’autocelebrativo, quasi all’autoesaltazione (“ho i miei valori e potrei morire per loro”), nonostante provassi fin da subito a farle graziosamente notare che morendo per i propri valori non li aiutava per niente, anzi, casomai aiutava quelli altrui, finimmo a discutere dei valori stessi. Morale, era politicamente attiva. Ma che dico attiva, fanatica. Io di norma parlo di politica malvolentieri, ma quella mi sembrava proprio un esemplare di quelli che il mai troppo lodato idiotaignorante chiama aristoi, il cui singolare, se il mio greco non m’inganna (e probabilmente m’inganna) è aristos.

Ci ritroviamo ad uscire una sera. “Serata poco impegnativa”, chiede lei. Bene, “Birreria artigianale equosolidale già cenati, allora. Tal posto tal ora, ok?” rispondo io. L’avessi mai detto. “Non sono mica una sbarbina! Se mi vuoi portar fuori mi devi portare in un posto decente” risponde lei tutta piccata. Già lì inizia, oltre alla considerevole palla di cercare un ristorante (perchè le pizzerie no, non vanno bene per l’elìte intellettuale del paese), un altrettanto considerevole giramento di palline.

La vedo. Un discreto esemplare di pozzi-ginori, “diversamente alta”, “diversamente magra” e già che ci siamo “diversamente femminile”. Passiamo tutto il percorso dal ritrovo al ristorante con lei che mi chiede come mai tutti gli uomini che conosce le chiedano di scopare subito. Io penso a quei poveri cani lupo che devono riportare a casa i padroni dopo il rimbalzone umiliante che lei mi racconta sempre di elargire. Ma fermamente devoto al mio credo di “non ti fermare all’aspetto esteriore delle cose”, mi dirigo a passo allegro verso il ristorante. Del resto, anche io sono causa di movimenti emetici ai suini ogni volta che mi vedono; ho poco da cercarmi la Rodriguez, io.

La cena è da delirio. Delirio completo. Rifiutandomi completamente di parlar di politica (cosa di cui non ho neanche avuto l’occasione: parlava soltanto lei), mi sono beccato tutta una serie di proclami deliranti di come una come lei (“c’ho una laurea e un master, sai?”) fosse la crema della crema e che solo quelle come lei e i suoi amici parimenti acculturati fossero adatti alla guida del paese: “Li supero per cultura, valori morali ed educazione”. Neanche chiederle che lavoro facesse, e sentirsi dire “segretaria, a progetto, part time” è servito a sgonfiarla un pochettino. Neanche provare a farle capire, graziosamente, che non è con la coercizione e con l’altezzosità che si guida, ma con l’umiltà e l’esempio, dal basso, è servito a qualcosa.

Vabbè, “l’è meglio piglialla a ridè”, diceva un mio caro amico. Quindi ci alziamo, paghiAMO il conto (cosa che io al primo appuntamento non faccio mai, ma sei l’elite culturale e decisionale del paese? paga il conto, ragazza) e mi preparo a due chiacchiere e quattro risate.

Usciamo dal ristorante, e la mia mascella tocca il suolo. Per due motivi: il primo che si mette immediatamente a fumare (piombandomi così nell’armata delle “femminilità zero”, con menzione speciale per “mi faccio la sigaretta da sola”, premio Truck Driver of the Year). Il secondo è che, non so per quale reazione alimentare, la sua camminata è lenta. Non lenta: letargica. Mio zio ha ottantotto anni, una vite in una tibia, due piedi gonfi come due pandori e vi garantisco che se fosse uscito con lei si sarebbe messo a sbuffare d’impazienza.

Passata la digestione, riesce a camminare con un passo più confacente alle sue pur corte zampette, e ci mettiamo a chiacchiera. Io vado fiero del mio amore per la lettura: nella mia nuova casa ho dovuto comprare quattro librerie billy dell’ikea, con relativo elemento supplementare, per un totale di circa due metri di biblioteca. Tutti pieni di roba mia. Adoro leggere, e adoro discutere delle mie letture. L’avessi mai fatto.

“Ma come, tu non leggi i carmilliani, ma come, ma come”
“no, guarda, io leggo tutto ma quella gente mi si erge un po’ sugli zebedei, come si suol dire”

“vabbè, allora conoscerai senz’altro <nome_autore_prontamente_dimenticato>”
“Ehm, no, veramente no…”
“Ma come, è una utore congolese d’avanguardia famosissimo, bravissimo, nuovissimo, pensa, una volta gli ho scritto una mail e mi ha pure risposto, mica come Umberto Eco che non mi risponde mai…”
“Mai sentito”
“Ma con le letture da ignorante che hai, mi sa che tu voti Berlusconi”


“Dove hai la macchina?”
“Sui lungarni, perchè?”
“Io devo girare di qua, allora. Buona serata”

Aristos? Elite intellettuale del paese? parte sana della nazione? Ma vaffanculo, và. Te, e gli autori avanguardisti congolesi.

49 thoughts on “Aristos

  1. Dimenticavo: comunque sei un grande! Vai tranquillo che non sei cattivo. Non abbastanza: ‘ste farlocche vanno affondate senza pietà. Comunque ci credo che tutti le chiedono di scopare subito: probabilmente non vale la pena perdere tempo, e col rimbalzo nemmeno il fastidio…

  2. Nottata interessante in compagnia della gastrite e del tuo blog … che me l’ha fatta passare!Sì ,le “pazze” hanno anche proprietà curative … ‘notte!

  3. ahaahahhaahh…hai fatto proprio bene…di esemplari “di pozzi-ginori” oggi come oggi ne è pieno il mondo…e il fatto è che siano “cessi” anche nell’anima!!

  4. > c’ho una laurea e un master, sai?

    Ah, beh, allora… roba che hanno quattro patrizi, al giorno d’oggi.
    È che quando sento parlare di questa categoria di persone penso sempre che si tratti di stereotipi esagerati; ho ancora troppa bellezza negli occhi temo…

  5. Che poi la laurea era in scienze politiche e il master in traduzione d’impresa…

  6. Complimenti, hai retto al “Non sono mica una sbarbina! Se mi vuoi portar fuori mi devi portare in un posto decente”
    Con persone così, se la storia va in porto ti ritrovi in tutte le serate mondano-chic della città 😀

  7. Qua ci stava la trombata a spregio, il tuo di spregio…
    L’attacco alla sbarbina, ecco, è lì che si è fregata…
    Dovrebbe invidiarle le sbarbine…
    Ma fa molto pensare i millantati due di picche, son quelli, son quelli che ti fan capire quanto uno possa raschiar il fondo del barile.
    Maledetta legge Merlin…
    Un uomo troppo pieno sragiona.

  8. Qui mi trovi preparata, ho un riferimento identico al maschile con gli stessi evidenti deliri d’onnipotenza e come la tipa, anche poco supportati dalla realtà dei fatti.
    Non essendo politically correct(o meglio, detta alla toscana “non te le mando a dì..”) non posso fare a meno di farglielo notare (pentendomene subito dopo) iniziando il discorso con : “Ma ti rendi conto?…” No, non se ne rendono conto.
    “Cultura, valori morali, educazione…”citando lei, mancherebbe un pò d’intelligenza, che non è poco, ecco.
    Hai fatto bene, si sa mai che sui lungarni abbia schiarito le idee.

    Sul fatto però che se una donna fuma sia poco femminile c’avrei da ridire. M’incuriosisce la spiegazione a questa tua visione.

  9. Ah, dimenticavo…m’è caduta una sicurezza: pensavo che la birreria artigianale equosolidale facesse molto radical-chic. uff.

  10. @marcus: se ti sta andando un po’ meglio, non è che ti avanza qualcosa? perchè qui si trovano solo pazze, di vario tipo e livello, ma mi sembra di abitare davanti ad una struttura di SPDC…

    @chiara: ecco chi è che mi ha passato la gastrite :) tepossino :)

    @kaffeine: difatti. Se non sei un fiore, non è un problema. Il problema è quando sei brutta dentro, che neanche rivoltandoti come un calzino riesco a vederti bella.

    @lamb-o: credimi, gli aristoi esistono. E sono tra noi. Io tremo di terrore ogni volta che leggo un post a proposito dell’idiotaignorante, perchè SO che è tutto vero. Lui non esagera. Mai.

    @icaro: e il bello è che le serate mondano-chic sono assolutamente contrarie al suo tipo di fede politica. La ragazza, mi sa, aveva un (Bel) po’ di confusione…

    @Tom: spregio mio, e di che livello pure!! ma io mi voglio bene e non l’ho più vista, nè sentita, nè ricercata. E che diamine. Spregiarmi? ci pensano gli altri…

    @Blixa: allora esistono anche nel mio lato della barricata? che terrificante prospettiva. Purtroppo quando sei troppo preso dalla tua magniloquenza e fermamente dèdito all’autoincensamento non hai neanche le energie mentali per fermarti e capire che la stai facendo fuori dal vasino. Purtroppo la ragione pensano di averla loro, come gli evangelizzaatori del 1600.

    Sul fumare = poco femminile: è un tarlo mentale mio, probabilmente, ma una donna che fuma mi va istantaneamente a femminilità 0. Al di là del fatto che mi fa profondamente schifo l’odore, che dopo baciarla è VERAMENTE come leccare un posacenere (e l’odore di un posacenere pieno mi causa voltastomaco, fai te…), è proprio la gestualità che mi appiattisce tutto. Fermati di fronte a un ristorante e guarda un gruppo di ragazze che escono fuori a fumare: si muovono tutte nello stesso identico modo. Stessa posa, stessa gestualità, stessa puzza peraltro.

    E la birreria artigianale radical chic? si, l’ho sempre pensato anche io. C’è pieno di ragazzi social-alternativi-fuoricorsoperenni-mantenuti da papà, e pieno di gente coi soldi che si mette due stracci e va in quel posto. Ce la volevo portare proprio per questo, lo vedevo “in tema”, senza contare che la birra col miele che fanno li’ è ottima per essere bevuta “da sola” o con qualche salume particolarmente succoso.

  11. Io ho sempre avuto un brutto feeling con la porcellana sanitaria…

    Sul fumo ti do ragione al 100%, alle volte ho la tentazione di andare in giro con una maglietta con su scritto “W Sirchia”

    Cordialità

    Attila

  12. Già, mi ero dimenticato la trombata a spregio, però coi sanitari ci vuole anche il pelo sullo stomaco (sperando che non ce l’abbia già lei, in senso fisico intendo.. :-O)

    Sul fatto che mi va benino per il momento me la tengo ben stretta… è una “news”, e ci godiamo la novità del momento (e direi che godiamo un bel po’…), sperando che rimanga dell’altro. Ma il feeling è molto molto buono.

    SUL FUMO FEMMINILE (x blixa): la donna che fuma è femminile solo in pochi, rari momenti. Per il resto sembra una tossica che non riesce a farne a meno… e poi:
    1) toglietevi dalla testa che il fumo sia stata una “conquista” (lo è stata sicuramente per le multinazionali del tabacco);
    2) che la donna che NON fuma possa essere meno sexy di una che fuma;
    3) che comunque in generale la donna che fuma piaccia (personalmente: puah!).

    L’idiozia in ogni caso è ben distribuita, sia in ambito maschile che femminile…

  13. Sa30a tu devi immolarti per la causa, pubblica foto, rigorosamente censurata da rettangolino nero sopra agli occhi, peripezie, e prestazioni in e out of the bed.
    Tu devi fare lo scienziato, colui che per il bene degli altri si sacrifica.

  14. Sa30, anche questa aristos appartiene di pieno diritto alla categoria pazze.Il fatto è che oltrepassati i 30 sul “mercato” troveremo solamente o il 49% di separate con nani al seguito o l’altro 49% di pazze. Quel 2% di “normali” per una legge statisitica ci sarà quasi impossibile incontrarle.
    Le pazze come dici tu saranno fatalmente tutte brutte fuori e quasi tutte brutte dentro, saranno cioè persone che sono state poco appettibili sul mercato e che dunque come non sono piaciute agli altri non piaceranno nemmeno a te! E questo per tutta una serie di motivi: aspetto fisico (che genererà in loro tutta una serie di psicopatie), personalità problematica, q.i bassino (e la laurea in scienze politiche lo sta a dimostrare), arroganza esteriore per mascherare il loro sommo disagio interiore.
    Il dramma è che noi maschietti non riusciamo a vivere da soli, e ci tornano in mente quei famosi pomeriggi solitari a rirmirare il cielo di un azzurro quasi sarcasticamente offensivo.
    Ps: tu l’abbandono lo hai preso con disinvoltura, a me ha dato solo depressione.
    E le crisi di pianto sono sempre dietro l’angolo…
    Che brutto vivere!
    Ciao

  15. Marcus, io non ho detto che fumare sia una conquista(non siamo mica più negli anni ’70,il fumo fa male,adesso si sa) nè che sia sexy (sexy non è per forza uguale a femminilità)la sigaretta, nè che piace di più la donna che fuma. Forse appunto, andavo a disquisire sul concetto di femminilità; se una sigaretta ha questa brutta immagine ai vostri occhi, basta un tacco 12 e non fumare per essere femminili?
    Volevo soltanto sapere il perchè sa3oa trovava poco femminile una donna con la sigaretta.
    Semplicemente penso che se una donna fuma e tu dici “puah” a priori(lasciando ovviamente fuori tutto il discorso salutista sul quale avresti pienamente ragione, come ho gia detto), mi suona poco credibile, al di là del fatto che io fumo e nessuno dei miei compagni ovviamente m’ha scelto perchè fumo o m’avrebbe scelto perchè non fumavo (sennò che tristezza…).

  16. @Marcus: io detta tra noi l’opportunità di guardarle il pancino non ce l’ho avuta :) e ne faccio anche a meno, in verità. Sul fumo al femminile te l’appoggio con vigore (e turgore, già che ci siamo)

    @tom: dici che devo fare una raccolta pazze e poi fornire i risultati alla Scienza? ma non c’è un posto da apprendista vivisezionato come gli altri? sempre i lavori di merda mi toccano…

    @Chiara: hai altre patologie? :)

    @zobo: quando ho detto io del 49% pazze, 49% con figlio (e qualcuna anche pazza) e 2% come me mi hanno sbranato vivo. Mi fa particolarmente bene il sentire “se sono single a quest’età, è perchè fanno cagare o sono matte”. Visto che ho 34 anni e sono signorino, vuol dire che lo stesso ragionamento si applica anche a me. Oddio, speriamo che sia per il q.i. bassino, ecco. E magari l’avessi preso con disinvoltura… ci sono 42 chili persi e svariati strascichi a dimostrare che cosi’ non è stato. Però si mette sempre un piede davanti all’altro. Da qualche parte arriverò.

    @blixa: da un punto di vista logico, una donna che fuma per me va a femminilità zero. Poi può anche avere o non avere il tacco 12, il tacco alto non fa di una donna una femmina, quello concordo con te, ma non c’incastra niente con l’esempio fatto.

    Magari se una donna fuma e marcus dice “puah” a priori è perchè ha provato l’inebriatne senzazione di baciare una donna che fuma. Francamente dico “puah” anche io, proprio non ce la faccio, è più forte di me. Ma non a priori: a ragion veduta :)

  17. No S , grazie a dio no , tutto il resto sembrerebbe a posto … però stasera ho un certo dolorino al collo … 😉

  18. Capitata per casissimo … ora so dove andare a leggere per farmi due risate.. ci rivedo molto dei miei pazzi!

  19. Secondo me quelli che si sono strombazzati ‘sto comodino al primo appuntamento l’hanno fatto dopo una serata in discoteca, rumorosa e assordante, risparmiandosi gli odiosi sproloqui (se non altro per mantenere l’erezione fino in fondo, pori cristi). Ma siamo sicuri che una bestia così sia meglio di un kleenex? Saluti, Neofanta (versione caserma soft)

  20. Ehm, qui il discorso si fa complesso… intanto stava tutto all’inizio: “la donna che fuma è femminile solo in pochi, rari momenti”, il resto era a contorno. Sicuramente tra una sigaretta e un tacco 12, se ben portato un tacco 12 fa la sua bella figura; al contrario si può dire “ben portata” nei confronti di una sigaretta? A me poi “femminile” fa venire in mente “femmina”, e per associazione di idee altri bei termini (ovviamente sesso, passione, coinvolgimento, ma anche gonna, tacchi, reggicalze). Di sicuro sigaretta non è tra questi. E di sicuro se non c’è “trasporto”, “lussuria” e “complicità”, il tutto fatto con “classe” ed “eleganza”, la cosa perde di “fascino”…
    Ma questo è solo l’immaginario maschile, in realtà grazie a dio alla fine si rimane nudi ed è lì che diventa difficile fingere…
    Ora mi rendo conto di sembrare esigente, in realtà io (come molti altri) cerco semplicemente una Donna “normale”, però se c’è qualche optional in più mica mi lamento!
    PS: il mio “puah” è per il prima ed il dopo, mica per il durante… 😉 però salire sulla macchina di una fumatrice, beh si sente subito e mi da un certo fastidio.

  21. Ahahahahah!! Ma tu sei un idolo, mi fai troppo morire. Un post da cineteca, uno di quelli che non si leggevano da un po’: bellissimo. Di una ironia pungente (la parte del “diversamente femminile” e della “pozzi-ginori” mi ha fatto rotolare sul pavimento – e non te lo scrivo con l’acronimo, ché noi mica siamo chic e gli inutili inglesismi ci danno pure un po’ fastidio). E poi, come dimenticare pezzi da antologia che solo tu puoi sfornare tipo “ergersi sugli zebedei”? Fantastico, semplicemente fantastico. Oltretutto, vista l’abbondanza di chicche succulente tipo “latrice” (sono ricorso al dizionario, lo ammetto) e altre sul genere, mi sa che io, qui, a trovarti ci torno mica per le pazze, ma per farmi una cultura. Altroché bau-bau e micio-micio. Grandissimo! Il paladino della giustizia, che risponde all’arroganza con l’ironia… continua così!

  22. @Marcus questo commento mi è più chiaro. Capisco che tutto il discorso è legato ad un immaginario del tutto personale e non maschile, ne conosco a decine ai quali non piacciono, anzi, sono proprio fuori dalle loro attenzioni il tacco 12 e il reggicalze(presi come simbolo chiaramente), magari trovano più affascinante e sensuale una donna che in jeans e maglietta gli propone di rotolarsi in un prato (è una cazzata tanto per fare da contrasto).
    Per l’odore beh, per chi non fuma è comprensibile il fastidio, lì subentra il rispetto di non fumare se in macchina con te c’è chi non lo sopporta.

    @Sa3oa, “la tua ragion veduta” però non torna; sei uscito con una tipa che fumava e dall’intenzione che si legge fra le righe del post, non per chiacchierare dell’autore congolese d’avanguardia. Se non fosse stato per tutta la serie di cose che non hai gradito; aspetto fisico, atteggiamento,discorsi etc… il fumo d’una sigaretta quella sera,sono convinta l’avresti dimenticato.

    Visto che il post non parlava delle donne fumatrici (però potresti farne uno a parte, secondo me verrebbero fuori altre cose), chiedo venia per l’ulteriore off topic.

  23. Chiedo venia al proprietario del blog, ma approfitto dell’ospitalità per un “tète a tète” con blixa…
    Col “tacco 12” la donna ci si deve trovare a suo agio (come sempre, niente di più ilare di uno/una che recita una parte…), come deve essere a suo agio chi esce con la tacco 12… Personalmente anche una bella rotolata nel prato in jeans e maglietta mi troverebbe ampiamente a mio agio, e francamente sarei molto più spontaneo… ho notato che più trovo un personaggio sofisticato, più la maggior parte delle volte cela insicurezze.
    Sulla sensualità di una bella donna in jeans e maglietta (magari attillati) direi che non c’è niente da dire… il reggicalze ha un suo perché, ma di solito guardo prima quello che c’è dentro… 😉 il resto è contorno e condimento, come la confezione di un bel regalo che godi nel scartarlo, ma poi quello che resta è il contenuto, no? E poi è un po’ come la fuoriserie, al di là dell’aspetto poi devi saperla guidare… (e qui gli asini cascano a mazzi). L’altro problema poi è trovare la fuoriserie e non l’utilitaria… il tarocco è sempre dietro l’angolo…

    PS: sull’auto di un fumatore, di solito è proprio l’abitacolo che puzza!

  24. Continuate, continuate, mi state dando un sacco di spunti. Mi piace un sacco quando la gente prende spunto da un mio post e si mette a discutere… l’unico commento che non mi piace è quello che resta nella tastiera, per il resto scrivete pure :)

  25. “l’unico commento che non mi piace è quello che resta nella tastiera”
    Bello. Io ne avrei un sacco da raccontare, ma sono troppo serioso (la vena humor ce l’ho molto saltuaria, purtroppo) e poi non è il mio blog… cmq questo mi piace assai, della serie “il mondo è bello perché è vario”… In certe situazioni poi fai proprio spaccare! :-) Continua così.

  26. ehhe, allora se è gradito il confronto da parte del padrone di casa, mi accomodo sul divano (giuro non fumerò) e riprendo il discorso:

    @Marcus è qui che volevo arrivare: al contenuto. Una volta spogliata di tutti gli orpelli, intesi sia come abiti, accessori e sigarette, sia come un’idea che ci siamo fatti dall’apparenza della persona, rimane ciò che ci attrae o ci respinge di quella donna(o uomo, vale per entrambi).
    Le variabili sulle situazioni, in questo caso con una persona dell’altro sesso, non sono sempre prevedibili…una macchina la scegli anche se non sei certo delle sue performance prima d’averla provata, con chi avere una forte attrazione chimica, no. Puoi avere un’idea di quale sia il tipo di persona che generalmente ti piace, ma a volte si hanno delle sorprese che a dir poco disorientano. :)
    Rotolorsi in un prato è un’immagine che anche a pensarla fa bene… :)

  27. Scusa Marcus, ma ci sono utilitarie al limite della perfezione, come il mio minimonovolume :)), accogliente, spazioso e accessoriato! Sfatiamo il mito della fuoriserie ad ogni costo (è anche una metafora valida per le donne :)))!! Saluti, Neofanta

  28. @blixa: sulle sorprese non me ne parlare, che c’ho il lanternino per trovare quelle sbagliate (e una l’ho pure sposata)… infatti dal cilindro marcato “quando meno te l’aspetti” è uscita la fuoriserie…
    @neofanta …e a proposito di fuoriserie mi riferisco “anche” alla prestazione (che di un bel soprammobile non saprei cosa farne, come di un esemplare di pozzi-ginori mi spiace per lei, ma mal glie ne accoglierebbe…). Se poi il paragone con la minimonovolume è riferito alla statura, che problema c’è? Anche piccola, ma ben proporzionata!

    Sul discorso “pozzi-ginori” poi ci tengo a chiarire una cosa: nella maggior parte dei casi la colpa è diciamo di una certa trascuratezza nello stile di vita (della serie sono pigra e me ne vanto. E già che ci sono mangio e FUMO…). Che a meno di mostri veri e propri (la natura a volte può essere crudele) spesso la gente, anche con impegno, ci mette molto di suo.

  29. @Marcus: sèntiti a casa, tranquillo :) piuttosto, spulciando i commenti ho visto la tua mail… ma sarai mica “quel” mk il cui blog leggo da anni?

    Paragone auto (Blixa e Neofanta): io sono un razionale. Quando mi chiedono “va meglio quest’auto o l’altra?” la risposta che dò sempre è “cosa ci devi fare?” e mi sa che funziono allo stesso modo anche per le donne. E ad ogni modo mi serve un qualcosa che possa usare senza timore, che faccia più o meno le poche cose di cui ho bisogno, e che magari non mi rubino se la lascio parcheggiata un attimo 😉

    Discorso pozzi-ginori: la bruttezza, in natura, è praticamente inesistente. Tolta la Boga o pochissimi altri esemplari di femmina ai bordi dell’intrombabilità, il resto è trascuratezza o poco amore per la propria persona. Spesso chi è “diversamente bello” gioca sul fatto di essere, appunto, inguardabile e fa una caricatura della propria bruttezza dicendo “sono un tipo/a”. Le donne che fanno cosi’ qualcosa rimediano. Gli uomini si autocondannano all’onanismo perenne.

  30. Ma nu, perchè queste statistiche così pessimistiche?
    Sarà che qui siamo tutte birrofile, che ad un invito del genere gli avremmo dato il giusto valore.. anche se la birreria artigianale non fosse stata equosolidale. Non ubriacone eh, diciamo buongustaie e amanti della sana chacchierata 😉

  31. Mk? Nono, non ho nessun blog. Però mi hai incuriosito, vedo se trovo qualcosa, altrimenti ti chiedo qualche indizio. CMQ quella casella lì è di servizio, la uso pochissimo. Anzi, adesso ci faccio un giro.
    Sull’auto e le donne il paragone è un po’ forzato, finché si parla di “misure” e di “prestazioni”… ma le auto non hanno un’anima, e sopratutto NON PORTANO LA GONNA!!!! :-)

  32. Nooo,:) solo un pochino forzato!
    Magari se la si vuole dire fino in fondo la differenza, potremmo anche considerare che un’altra persona non è di prioprietà e su di lei non si può avere il controllo. Noi ci scherziamo per fortuna,ma c’è gente che ancora non lo sa.

    “nella maggior parte dei casi la colpa è diciamo di una certa trascuratezza nello stile di vita (della serie sono pigra e me ne vanto. E già che ci sono mangio e FUMO…)”
    Ma dai, c’è sempre una via di mezzo tra la super salutista che rinuncerebbe a te per la mezz’ora di palestra quotidiana con tanto di preparazione del pasto proteico e la pigra che se ne vanta.
    Sono due eccessi.

    singleatrentanni… io credo che si possa essere iper-razionali solo quando il sentimento è blando o assente(altra ipotesi l’atarassia). Allora si, possiamo parlare di “cosa ci devi fare?” “asseconda i miei bisogni?”. Altrimenti non essendo macchine, se il cervello ti dice una cosa e il trasporto un’altra, capita che tu possa accettare anche qualcosa che non ti saresti mai aspettato.

  33. Vero Blixa. Ma dopo tot mesi, quando l’alchimia viene un po’ meno e gli ormoni rallentano… ti rendi conto che è la donna sbagliata per te. Perchè l’ormone va e viene, l’irrazionalità segue le fasi della luna, ma un cervello e la donna “giusta” durano molto, molto di più.

    C’è un mio vecchio post al riguardo :)

  34. Buongiorno Blixa! “In medio stat virtus” ti dice niente? Mezzo barattolo di proteine scadute infatti l’ho appena buttato via… :-(
    Ma poi dove ti viene l’idea che io stia cercando la fanatica salutista? Mi basta una che abbia la giusta considerazione per se stessa, ed abbia un minimo di cultura della salute e dell’attività fisica, senza per questo farlo diventare un eccesso (anche se tra le due, se devo scegliere preferisco la fanatica salutista). Io stesso ho un tesserino per la piscina che mi rammarico di non sfruttare mai abbastanza, ma ci sono priorità più importanti.

    singleatrentanni, anche a me il tuo mi sembra un ragionamento un po troppo “ragionato”. Forse non hai mai trovato una ragazza che ti ha fatto “sbroccare”, una che ti ha fatto perdere la testa senza capire cosa avesse di speciale ma ti piaceva e basta (magari con il “quid” del tutto), ma è proprio questo il bello della vita…

  35. singleatrentanni, non avevo letto la tua risposta: in effetti “un cervello e la donna giusta” rende l’idea…

  36. Sotto altri termini e con sfumature diverse ma a questo punto mi sembra che stiamo esprimendo tutti e tre la stessa cosa.
    Con “trasporto” infatti, non intendevo soltanto il fattore ormonale, bensì “una che ti fa sbroccare”, prendendo le parole di Marcus.
    Irrazionali sono sia i sentimenti che l’alchimia, razionali sono i progetti che si costruiscono insieme. Può un sentimento essere razionale? no. Può la scelta di stare insieme essere razionale? si. Sono in correlazione e se passato il primo periodo -la scelta va in crisi-, può, ma non necessariamente, farti aprire gli occhi sul fatto che è la persona sbagliata. Se -il sentimento va in crisi-,quindi la parte poco controllabile,ti si spalancano immediatamente le porte della percezione :),altro che psichedelia.
    Su quella giusta non ci si pone il problema, va da sè che le crisi non sono crisi, ma ostacoli che si superano insieme(“ti lascio perchè ti amo” per me non esiste).

    Marcus non pensavo tu stessi cercando “la salutista”, era rivolto al discorso che hai fatto ma vedo che concordiamo sulla via di mezzo(sempre mettendo in conto che la mia via di mezzo possa non corrispondere alla tua, ma si fa pour parler, non si tratta d’un confronto sul personale, anche perchè non credo che con due scambi di battute ci si possa esser fatti un’idea rispettivamente di chi è Blixa e chi Marcus).

  37. @blixa Concordo in pieno con la tua prima parte, non avrei saputo esprimerlo meglio: un rapporto è fatto di sentimento e ragione, di alchimia e progetto. Una persona ti può piacere ma viverci male, come andarci d’accordo e non provare nulla, “c’est la vie!”.
    E sulla seconda parte, “sempre mettendo in conto che la mia via di mezzo possa non corrispondere alla tua, ma si fa pour parler” anche qui sono d’accordo: sono le infinite sfumature di grigio che stanno tra il bianco e il nero. Infatti è il riuscire ad “incastrare” (o mescolare, fai tu) le due tonalità di grigio senza che nessuno si senta menomato in qualcosa che rende possibile lo star bene insieme. Ma so anche che “dove c’è più luce, anche l’ombra è più cupa”…
    Oh, devo dire che m’è proprio piaciuto ‘sto scambio di idee!
    >
    >
    >
    >
    >>>>>>Si ma le pazze dove le mettiamo? :-)

  38. Sono arrivata a leggere il tuo blog per caso e mi hai fatto veramente sorridere :)
    Mi sa proprio che ti seguiro’ spesso.
    Ciao ciao

  39. CARO!
    Ma che mi vai a fare????

    devoto al tuo credo “non ti fermare all’aspetto esteriore delle cose”…
    ed è qui che mi sbagli, tesoro.
    certe cose sono esattamente come sembrano.
    non è che per dimostrare di essere una persona aperta ti devi votare al martirio,sa.

  40. Commento solo per complimentarmi… Mi è piaciuto molto il tuo post e mi rendo conto quanto abbia fatto perdere punti alle donne in alcuni casi la parità dei sessi.
    Perché il tuo racconto mi ha fatto tornare velocemente la testa ad esperienze simili che ho vissuto ma ovviamente con esponenti dell’altro sesso e leggere e sapere che tante donne perdono completamente la loro femminilità mi dispiace.
    Far finta d’essere uomo, perché è quello che mi è sembrato, non aiuta al rimorchio. Passata una certa fase di crescita vince la femminilità a dispetto di piccoli difetti e in questo caso parlo anche in prima persona!

  41. @mabh: un principio è un principio :) pero’ come vedi quando capisco che “certe cose sono come sembrano” le cago li’ e le mando direttamente a spigare :)

    @MangiatriceCompulsiva: pure io :)

    @Biancamora: ehm, in effetti la parità dei sessi ha generato qualche mostro. Ma qui non mancava solo la femminilità, mancava anche una certa carica neuronale…

  42. Uahahauahah! Questa era da ciabattate in culo con la rincorsa. Del resto però tu ignorante letture di merda votare abberlusconi sbroc sbroc, quindi te la sei cercata! Su, un po’ di Carmilli! :)

  43. guarda, solo per il fatto di aver detto quella di eco che non risponde alle lettere, implica che lei gli ha scritto e ciò equivale ad una x rossa gigante e un tuffo nell’arno ritornato e carpiato. Detto questo, io andrei in giro vantandomi poco se leggessi con sommo gusto Camilleri e questo basterebbe a farmi scendere dallo scalino dell’ elite culturale (ma si può???) dimmi che aveva una sciarpa stile kefia di un colore improbabile, capello rossiccio (tipico colore risultante da lunghi mesi di scarsa frequentazione della parrucchiera) butterei lì maglione peruviano ma allora lì avrebbe fatto il salto e le avrei data tutta la mia stima…
    Ad ogni modo anche a me è capitata una serata così…lui non ha mai tirato fuori la politica, aveva i pantaloni di velluto a coste grosse un maglionaccio che faceva prurito solo a guardarlo, i capelli castrati da una sua amica. Lui suonava il basso e faceva solo e rigorosamente cover di gruppi prog inglesi degli anni 70, mi ha dato della berlusconiana, senza dirmelo, al primo sguardo e quando gli ho posto dei dubbi che avevo sul maestro e margherita perché a mio modo di vedere non era un capolavoro indiscutibile (nel senso, è universalmente riconosciuto il suo altissimo valore letterario, ma a me leggendolo così aveva lasciato qualche dubbio, dato che mi aspettavo veramente il capolavoro primo della storia della letteratura mondiale, ero rimasta perplessa mi auguravo mi desse degli spunti personali, particolari che a me erano sfuggiti, che mi illuminassero sulla sua grandezza e lui non ricordava nessuna delle scene memorabili che gli ho snocciolato) e cosa assolutamente intollerabile ha trovato sciatto il fatto che io considerassi shakespeare, jane Austen e virginia woolf dei geni…ad ogni modo…sono sopravvissuta 😉
    p.s. che libri leggi?

  44. Ehi, Mav, lascia stare i bassisti :-) non tutti sono come quello, mi sento punto sul vivo :-) ad ogni modo constàto tristemente che gli aristoi sono equamente distribuiti su entrambe le metà del cielo…

    …sulla lettura dovremmo aprire un dibattito :-) principalmente romanzi storici, trattati storici, e qualcosa di narrativa più incentrata sulla geopolitica e fantapolitica. Sono appassionato di storia (si vede?) specie di storia militare.

    Sulla narrativa e sui “grandi romanzi” invece sono un po’ deboluccio… nel senso che magari ti conosco T.S. Eliot bene perchè lo adoro, ma sulle cose che fanno più “acculturato” con le donne sono decisamente messo peggio.

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