Quote Rosa

Interrompo le narrazioni per chiedervi un parere su un tema già trattato.

Come qualcuno di voi forse sa, ho avuto uno scontro dialettico con un giornalista di Repubblica. Fin lì tutto bene: io la penso in un modo, lui la pensa in un altro, così è la vita. Ci siamo sentiti per posta elettronica e mi ha menzionato le quote rosa come conquista di civiltà.

Vi anticipo il mio pensiero: obbligare un qualcuno ad assumere una persona in base a una sua caratteristica vuol dire che quella caratteristica è penalizzante. L’esempio di un disabile è calzante: “tu hai un ritardo mentale o un difetto fisico, in un mondo non filtrato non troveresti una occupazione e moriresti di fame, ma qui siamo in uno stato civile e io obbligo le aziende ad assumere una quota-disabili in modo che le persone oggettivamente svantaggiate come te possano comunque integrarsi nella società”.

Il che mi sta bene per un videoleso, mi sta bene per un non deambulante, mi sta bene per una persona con un ritardo cognitivo o un disagio comportamentale. Sono persone che hanno *bisogno* del supporto di una società che ambisce a chiamarsi civile, altrimenti vivrebbero di stenti.

Alla luce del ragionamento di cui sopra, se fossi una donna e mi parlassero di “quote rosa”, io mi incazzerei come un’ape. Mi incazzerei perchè in quanto donna non sono biologicamente impedita a svolgere qualsivoglia lavoro. Mi incazzerei perchè in quanto donna non sono geneticamente stupida. Non ho bisogno che tu obblighi un’azienda ad assumermi come se fossi inabile!

Le donne hanno bisogno di tante cose: hanno bisogno di uno Stato che non le lasci sole rispetto alla famiglia e alla maternità in primis, hanno bisogno in seconda causa di una cultura che dia loro pari opportunità, pari diritti e pari doveri (penso alle separazioni e alle politiche di affido dei figli, dove per “tradizione giudiziaria” la mamma gestisce il bimbo e il papà caccia il danaro), hanno bisogno di tante cose.

Non di sentirsi equiparate a disabili, perché non mi risultano che siano disabili. Stronze, forse. Ma subnormali proprio no.

Che ne pensate?