Peccato averti persa

E’ amica di amici. Ci chiacchiero un po’ in qualche gruppo, mi piace quel che dice e come lo dice, inizio a scambiarci due parole.

Aperta, libertaria, peraltro pure caruccia. Mediterranea e morbida. Insomma, detta tra noi, ci avrei fatto volentieri merenda, ecco. Ogni tanto la sento fare dei discorsi strani, un po’ da “il mondo deve essere come mi pare”. Ma è normale. Quando si è soli ci si rinchiude dietro le nostre verità, esponendole, aspettando che qualcuno ci bussi al portone. Come quei canini piccoli dietro i cancelli, che ti abbaiano feroci quando ti avvicini, e se infili la mano tra le sbarre per accarezzarli ti mostrano il pancino e si sciolgono.

Arriva una occasione in cui ci si può finalmente vedere, un picnic tra amici, e insomma, io vado. Lei invece no, non c’è. Pazienza. Cose che capitano. La ricontatto il giorno dopo.

“Non c’eri domenica…”
“Eh, avevo un altro impegno”
“Non ci siamo visti, peccato”
“Si, per te senz’altro”

A posto. Da prendere e mandare affancuore subito.

21 thoughts on “Peccato averti persa

  1. Per il “Mondo dovrebbe esser come mi pare..” Capita che quando si vive da soli e si è abituati a cavarsela senza aver una persona al fianco, ci si rinchiude nel proprio spazio e si pensa di più a ciò che vogliamo per noi e cosa è veramente il nostro interesse.. purtoppo però alle volte questo porta a non accorgersi degli altri o a dirigere tutta l’attenzione su se stessi.
    Invece per la sua risposta..
    Forse fuori luogo, forse rude ma al tempo stesso schietta..
    E probabilmente così chiara da non farti perdere tempo..
    Per quello che penso e quello che vale: almeno hai ben chiaro qual’è l’interesse dell’altra persona. 😉

  2. Ammappete, che simpatia travolgente! Un po’ come un attacco di diarrea quando sei in fila al casello dell’autostrada!

  3. Non è che me la deve dar per forza, eh, chiariamoci.

    Diciamo che se ti metti a parlare in chat con me di come ti piacerebbe essere sculacciata e poi mi vieni fuori con una uscita del genere la dicotomia è decisamente evidente. Ecco.

  4. Eh, viva la sincerità …..ma le stavi pestando un callo?
    Scherzi a parte poi si stupiscono se sono da sole: “il mondo deve essere come mi pare” detto come va detto denota un’immaturità mica da ridere. Magari a furia di calci nel culo la bambina cresce: auguri (a lei ovviamente).

  5. Atteggiamento da “il mondo dev’esser come mi pare”, risposte acide e tendenza a porre le distanze (avevo un altro impegno = piuttosto che vederti ho preferito fare altro).

    A mio parere non ti sei perso nulla… neanche una probabile amicizia.
    Oppure ti ha risposto in quel modo per farti incazzar e sculacciare da te…. chi lo sa 😛

  6. Ti è stato inferto un colpo basso; ma hai mostrato di non possedere la qualità dei grandi pugili: incassare e rimanere saldi.

  7. Donne? Cavità consenzienti, solitamente frigide in Venere, cui va riconosciuto senz’altro il diritto di alzarsi la gonna al momento opportuno. Scherzo.
    Meglio perdurare nello stato di «celibatari soli come stecchi» (riferimento gaddiano).

  8. Non sono gradite le citazioni gaddiane né i riferimenti a Pierre Bourdieu. È legittimo e ne prendo atto. Probabilmente sono stata fraintesa. Mi sia consentito di rimangiarmi ciò che ho scritto; di questi tempi, non esiste dieta migliore.

  9. «Quando si è soli ci si rinchiude dietro le nostre verità, esponendole, aspettando che qualcuno ci bussi al portone».
    Alcune convinzioni andrebbero arietate. L’impatto sarebbe salvifico se abbattesse i nostri intendimenti più radicati rimettendoli in discussione in chiave duale o molteplice. Purtroppo non succede.
    Uscire da sé stessi è impensabile.

  10. Ciao, complimenti per questo blog! Ci capito oggi per caso e mi ritrovo (dall’altra parte ) a pensarla esattamente come te. In bocca al lupo!

  11. Marcus, io no, perchè francamente non ho capito chi si sta innervosendo, con chi, e per quale motivo.

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