Mi hanno fatto male / 2

L’avrei sentita due giorni dopo. Due giorni dopo in cui mi si ringraziava per la serata e mi si chiedeva cosa avrei fatto sabato. Immaginate la mia faccia (ribadisco, per me era un episodio chiuso), e figuratevi un dialogo fatto più o meno come quello sottostante:

Martedì: “Ciao, ma hai programmi per sabato? ti vedrei volentieri! ti do’ la conferma tra qualche giorno…”

eeeeh? c’è vita su marte?

Giovedì: “Si, sabato ci sono! Che ne dici se mangiamo qualcosa assieme, una cosa rapida, e poi andiamo a vederci qualcosa, magari uno spettacolo a teatro?”

c’è vita su marte ed è vita intelligente?!?

Ergo Sabato cerco un posto dove mangiare una cosa semplice, trovo una splendida rilettura di Dante musicata con la chitarra classica e… “si, però viene anche una mia amica, che ne dici se andiamo al cinema?”

ok, è vita troppo intelligente…

Quindi rimetto l’anima in pace, mando a quel paese Dante e me ne vado al cinema con lei e l’amica a vedere “Alice in Wonderland”. Chiudo la serata sogghignando, e filo dal mio gruppo di amici/amiche a ridere assieme a loro di come sia possibile che una donna dopo una cena assieme ti invita fuori il sabato sera e all’ultimo aggiunge l’amica. Insomma, un nuovo articolo nella categoria “Pazze”, ecco, articolo che mi sarei ripromesso di scrivere a giorni.

Sembra finita, vero? No. Non è finita, perchè la gentile torna alla carica, e mi invita a passare una domenica pomeriggio con lei. Stavolta, senza l’amica. E stavolta, complice il romanticismo di un piccolo paesino della Toscana, complice il fatto che mi si è praticamente spalmata addosso, “succede”.

E rotti gli argini e rotta la paura finisce che ci iniziamo a frequentare per un po’. Poche serate insieme, poche occasioni di intimità, ma nel dare senza chiedere mi scopro forte più di quello che pensassi, e nonostante i suoi “tu sei un pazzo, io ti farò male” mi vedo allo specchio e trovo una persona serena.

Tralascerò dettagli e piccoli aneddoti, ma lei è felice e si premura di farmelo notare, anche in modo esplicito. Si attacca, inizia a sbilanciarsi con qualche frase ad effetto, e io commetto un errore: chiudo gli occhi un attimo.

Venerdì sera la vedo. Fino a lunedì pomeriggio mi tempesta di messaggini. Da lunedì pomeriggio sparisce. Ieri sera arriva messaggio su facebook: “Sei <lunga_serie_di_complimenti>, ma io non ti voglio vedere più. Non sei tu. Sono io. Mi dispiace.”

Non l’ho più sentita – e ovviamente non le ho risposto, cosa rispondo a fare ad una persona che ti comunica una decisione? le dico zi bwana? – e salvo un messaggino da quindicenne ricevuto stamani alle sette del mattino (“Come stai? mi dispiace, ti mando un abbraccio”) non l’ho neanche più letta.

sic transit gloria mundi. L’epilogo e la lezione appresa in un post a parte.

20 thoughts on “Mi hanno fatto male / 2

  1. Ti dirò: fino a “chitarra classica” stavo sogghignando perchè era come pensavo.
    Quando ho letto “viene un’amica” ho pensato invece che volesse il beneplacito della suddetta amica (e pur sapendo l’esito negativo ti vedevo quasi impalmato).
    Poi però giuro, ma non riesco a seguire il cervello di questa…questa…questa qui ecco.
    Da esemplare di sesso femminile, non riesco a capire cosa diamine le è saltato in testa: e non mi si venisse a raccontare delle balle tipo “esce da una relazione, ha paura di innamorarsi” eccetera eccetera.
    Che io non ci ho mai creduto a ‘ste frasi così.

    Detto ciò, mica le avrai risposto?

  2. le “balle” che dicevi tu me le raccontava durante, specie all’inizio… ma io andavo dritto per la mia strada (ero ben cosciente di tutto) e lei – specie negli ultimi tempi – era rilassata e di queste cose non parlava più. L’ultima volta che l’ho sentita parlava di questo tizio “al passato”. Pensa che io ero talmente sereno che pensavo che ci stesse uscendo in contemporanea, figurati. E me ne importava fino a un certo punto, ti diro’. Quasi zero. Ero convinto che il tempo avrebbe fatto venire fuori la verità delle cose (e diciamocelo, in un modo o nell’altro l’ha fatto).

    Cosa le sia saltato in testa non lo so, anche perchè le spiegazioni che mi sono arrivate sono ESATTAMENTE quelle che ho riportato: “Sei bravobuonobello ma non ti voglio vedere piu’ ciao”. Non c’è modo e verso di saperlo, tranne che ricorrendo all’intuito o facendo il due piu’ due. Ma detta tra noi: vale la pena sprecare il mio talento matematico per una che si comporta cosi’?

    ergo, il suo cervello non lo comprendo neanche io… e se lo comprendi tu mi consoli un po’, anche perchè le donne non sono mai stato in grado di capirle, pur presupponendo che si comprendessero fin troppo bene tra di loro. Se ogni tanto si trovano incomprensibili a vicenda, tiro un bel sospiro di sollievo.

    Risponderle? Ma stiamo scherzando?!? :-)

    sa30a

  3. Guarda la miglior cosa è una bella risposta: “Scusa, ma non avevo ancora controllato il cellulare, tutto ok con me, perchè c’era qualche problema? Tu come stai?”

    Guarda, quando una gentile rappresentante del sesso femminile ti dice che le dispiace per qualcosa di indefinito, sai che ci rimarrà malissimo se viene risposto per cosa… sarà una vendettina meschina, ma al nostro piccolo ego da maschietto fa di un bene che non ti dico, sia che lei risponda che lei non risponda, te lo assicuro.

    Cordialità

    Attila

  4. Concordo con Attila…
    Per il resto… Beh, lei la trovo volubile ed irrisolta (il che non sarebbe una colpa di per sè, ma lo diventa nel momento in cui una persona non se ne rende conto e fa il passo più lungo della gamba, con frasi ad effetto di cui non è affatto convinta), oltre che poco delicata: avrebbe potuto almeno invitarti a bere una cosa e parlarne a quattr’occhi. Io tempo fa commisi un errore simile e il mio ragazzo di allora mi fece (giustamente) sentire una merda perchè gli avevo comunicato una cosa importante e spiacevole tramite sms… da quel momento ho capito che non avrei mai più commesso quell’errore e penso che una donna di 35 anni dovrebbe ormai aver capito certe cose.

    P.S. Non mi piace quando (nella prima parte del post) dici che lei è troppo bella, e tu sai che quel tipo di donne sono “fuori dalla tua portata”. Perchè, che hai che non va?? E anche quando tu non fossi perfetto secondo i canoni estetici dominanti nella nostra società, il fascino a 360 gradi dove lo metti?? Poi per carità… ci si può piacere, non piacere… ma mica ti è precluso a priori un certo tipo di donna…

    Sai che io sono la prima ad avere problemi di autostima, ma sto imparando (e ti invito a fare lo stesso) a dirmi che merito una persona che mi piaccia sotto tutti i punti di vista, estetico, intellettuale, caratteriale etc.

    Semplicemente, lei non era quella giusta. E quella giusta potrebbe essere persino più bella! (poi, interiormente, lo sarà senza dubbio).

    Uffa, vorrei tanto venire al pranzo dell’8 ma penso che col lavoro sarà difficile… Un kiss

  5. Attila, in linea di principio poteva andare bene fatta “fresca” stamattina, ma dissenticchio. Dissenticchio specie sull’uso di quel punto di domanda finale, quell'”e tu?”, dissenticchio sullo spendere 12 centesimi per una cosa del genere, e questo nonostante vodafone mi regali 100 sms AL GIORNO verso lei o chi ha un numero vodafone.

    Il mio ego, a Dio piacendo, è a posto.

    Giada, volubile, irrisolta, insicura, indelicata, usa pure gli aggettivi che vuoi perchè ci stanno tutti. Diciamo che non ritenevo una donna di trentatre anni capace di chiuderla a quel modo, senza tatto, coraggio e neanche uno straccio di perchè. Ma ho smesso di aspettarmi le cose dalla gente, del resto sono una coppa vuota: faranno quel che vogliono e daranno quel che hanno. Io osservo, commento, alle volte sorrido, alle volte scrivo post su un blog.

    Fascino a 360 gradi? è utopia. Diciamo che ci vuole pragmatismo nell’approcciarsi alle persone, e l’esperienza mi ha insegnato (e non solo in QUESTO caso) che quando le distanze fisiche, economiche o sociali si fanno troppo elevate le questioni di coppia si fanno più complesse.

    Epilogo in arrivo… mi metto a scrivere…

    sa30a

  6. Se è stata bene (e pare lo sia stata) e se è così tragicamente
    volubile (e pare che lo sia) non escluderei neanch’io che si faccia
    risentire.

    Per come la racconti, mi sembra una situazione abbastanza classica
    di “paura d’innamorarsi davvero”, (MissPansy: anch’io faccio fatica
    a comprendere, ma persone così esistono, purtroppo). Ma chi può dirlo?

    Nella mia brevissima e fallimentare carriera di tombeur de femmes ho
    potuto appurare fondamentalmente due cose: “le donne sono tutte diverse
    una dall’altra” e “non ci sono limiti alle seghe mentali”: una ti
    vuole ma non ti prende, una non ti vuole ma ti si dà, una ti vuole e
    ti prende ma poi ti molla, una resta lontana anni luce e poi dopo eoni
    ti dice “lo sai che mi piacevi?”…
    Emotivamente parlando il genere umano è ancora fermo alla preistoria!

  7. Lys, tendo ad escluderlo, perchè se il mio intuito femminile non mi tradisce, lei è in tutt’altre faccende affaccendata, ecco.

    Concordo sull’immaturità emotiva, è un’occasione per farsi un sano bagno di umiltà. Certo è che i limiti alle seghe mentali sono assolutamente infiniti, ma l’unica cosa che possiamo fare è o vivere una vita di pretattiche e fare il 5-5-5 come Oronzo Canà oppure essere squisitamente noi stessi, col rischio magari di perdere una o più persone che un po’ più di calcolo ci avrebbe fatto tenere.

    Ma che senso avrebbe avuto, tenerle? mi sto interrogando su questo.

  8. “una splendida rilettura di Dante musicata con la chitarra classica”

    Questo mi da gli incubi. Sul “tutt’altre faccende affaccendata” penso di pensare quel che stai pensando, ma ora mi leggo l’epilogue.

  9. Ma anche se tornasse, mi auguro che tu non ci ricada…ti ritengo troppo intelligente sinceramente, e spero che anzi questa possa essere una lezione per insegnarti (finalmente!!!! Scusa ma dovevo dirtelo)a guardare e capire veramente le persone che ti circondano… hai persone splendide intorno che potrebbero darti quello che cerchi da una vita e lo sai, devi solo trovare il coraggio di ammetterlo con te stesso….

  10. Ricaderci? e che ci faccio io con lei? (ok, al di là di alcune cosette)

    Finora ho scommesso una bevuta con darth e una pizza con una collega. Sono sicuro che presto andrò a cena fuori e pagherà lei.

    Aaaah, adoro fare l’uomo oggetto :)

    sa30a

  11. Nella mia brevissima e non è detto sempre fallimentare carriera di trombeur de femmes ho potuto appurare fondamentalmente una cosa: le donne ragionano, o, comunque, si esprimono, per luoghi comuni. Che cosa le spinga a cotal condotta francamente non lo so, ora ho 46 anni e son vecchio, aterosclerotico, mi piscio addosso, vado in giro col catetere, fra poco mi ci vorrà la badante che mi fa il semolino col formaggino Mio dentro. Tuttavia mi è sempre sfuggito il motivo per cui raccontano tante balle quando l’unica verità è che non ti vogliono più. Una delle scuse più odiose è “ho bisogno di stare un po’ da sola”. Non è vero un cazzo, hanno bisogno di stare senza di te (nota bene, non senza nessuno, senza di te), che è assai diverso. Ma, si sa, hanno paura di farti male, così, rigirano il coltello nella piaga senza nemmeno avere un’ombra di pietà e di rispetto non dico per te (chè non ce l’hanno, tant’è che ti stanno lasciando) ma soprattutto per se stesse che si ritrovano, meschineddre, a mentire e a pretendere di essere credute. Sorellaaaaaa la padellaaaaaaaaaaa.

  12. @Valerio: appoggio completamente. Il “voglio stare sola” in realtà si legge “voglio stare senza di te”. La balla serve per appianare le loro coscienze, ignorando che in realtà il messaggio è ben chiaro, ed è già arrivato da prima per cui cercare di indorarlo e come mettere le praline alla nocciola su una supposta.

    La rende più dolce, ma tanto deve passare da *quel posto li’*, e allora la voglio liscia, non pralinata.

    Serve anche un altro scopo. Quello di poter dire, dopo un po’, “eh ma quello stronzo manco mi risponde”. Perchè io sto facendo cosi’ con lei, e lei si sta incazzando, avrà qualcuno a cui dare la colpa, e ne uscira’ a testa alta.

    Senza aver capito una segaccia di nulla, ovviamente, ma fiera di sè. E volendo essere cattivi, credo proprio sia la vendetta migliore :)

  13. Mah. Che robe. In teoria adesso dovrei essere di sopra ad occuparmi di pacchetti turistici per la zona del Parco dell’Aveto (per finta: esercitazione), ma decido di ritardare un po’ per dare il mio apporto al mal comune e la mezzo gaudio, specialmente.

    Una volta, non so come, ebbi la grazia di persuadere al volo in treno (ma perché lei era con un mio ex compagno di collegio) una stragnocca da mal di testa. Era mercoledì. Sabato sera si stava insieme al pub e via discorrendo. Il giorno dopo lei parlava di colpo di fulmine e diceva che non vedeva l’ora di arrivare a sabato dopo, quando saremmo usciti di nuovo insieme, in forma un po’ più ufficiale e così via. Io tutto contento che più contento non si può, per gli ovvi motivi che una stragnocca ti fa sempre bello, anche agli occhi degli altri, e vinci e via discorrendo.
    Lunedì era ancora contentissima e sabato confermatissimo; martedì era molto contenta e sabato confermato decisamente; mercoledì era contenta e sabato confermato; giovedì era strana e sabaato si vede. Venerdì ha detto che è meglio se non ci si sente più e non insistere che è peggio e peggiori tutto ciao.

    Boh, poi magari siamo noi che siamo strani, mica detto niente.

  14. …forse lei non l’ha portata appositamente l’amica …. ma, data la sua scarsissima autostima, non si era accorta del tuo interesse … forse è stata proprio l’amica ad aprirle gli occhi… “foderati di prosciutto” …. e forse lei di fronte a tale rivelazione, che non si sarebbe mai aspettata, è entrata in confusione….

  15. @Avvelentao, ecco, hai centrato tutto. Venerdì sera insieme, venerdi’ notte insieme, sabato pomeriggio insieme, domenica una miriade di coccole, lunedi’ un po’ di coccole, martedi’ silenzio, mercoledi’ ciao.

    Poi sicuramente quello strano sono io, è pacifico.

    @Mirho: vedi, la storia dell’amica è… marginale. E’ una cosa che ha fatto sorridere me – e di certo non arrabbiare – e poi, a posteriori, fece sorridere perfino lei quando gliel’ho raccontata :)

    Qui il problema non è la confusione, però, quella si risolve. Sono – scusa il francesismo – i vaffanculo lanciati con la fionda, ecco, *quelli* danno un po’ uggia.

    sa30a

  16. Pingback: Single a trent'anni… e adesso? » La Dolcezza Fraintesa

  17. Secondo me sta fuori lei…apprezzabile la tua reazione da gentleman inglese, e credo sia proprio quella da tenere con certi soggetti come loro, ma se fosse già impegnata e si è accorta che sta combinando qualche ca..ata?

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