Tutti a me gli stronzi!

Prendiamo un attimo spunto dal post di Maria in “rinunce per amore” per una piccola riflessione.

Maria scrive, in buona sostanza, “..ma come cazzo è possibile che ambosessi si riesce a mettersi sempre con chi ci fa star male?sembra categorico che chi è capace di amare si innamori inevitabilmente di chi lo farà soffrire… […]perchè quello che riesce a vivere in questo modo onesto nella coppia se la prende sempre in quel posto e non riesce a trovare mai il suo corrispettivo per formarci una coppia??

Il che, in buona sostanza, vuol dire “ma porco cane, io sono bravo/a, perchè il destino si accanisce contro di me e mi fa incontrare solo stronzi/e?

Ci sono due vizi di fondo in un ragionamento come questo.

Il primo è quella che spesso viene chiamata captatio benevolentiae: “ma io sono bravo”, “io sono quello buono”, “io sono quello serio”. Si. Senz’altro.

SICURO?!?

Perchè talvolta non è così. Talvolta anche quello bravo e serio ha i suoi bravi (perdonate il pun invol0ntario) difetti, magari è appiccicoso, magari pensa che il suo “essere bravo e serio” gli consenta di giustificare tutta un’altra serie di comportamenti sbagliati, magari visto che “lei è seria” ti fa trottare come un leprotto, magari ha la sudorazione acre, il naso peloso e tutta una serie di difetti che lo rendono insopportabile all’altro. Non per dirlo, ma una delle mie pazze adesso passa le giornate su facebook a cercare link melensi, taggare il suo lui, e scambiarsi frase da 700 di glicemia. Brava? si. Seria? serissima. Ma a me sarebbe durata quanto un gattino sull’aurelia una così.

Guardate bene il grassetto. Lo rendono insopportabile all’altro. Questo è il secondo vizio di fondo del ragionamento di cui sopra: si pensa per uno, e non per due. Ci si carica dei fallimenti passati delle proprie storie, ci si crede dei falliti (o dei martiri, o degli stronzi, o delle troie) e si omette un pensiero che ha una banalità tipica dell’Uovo di Colombo: le storie, così come il sesso, si fanno in due. Ed è l’alchimia che funziona, non necessariamente noi, e non necessariamente il o la partner.

Ora andiamoci a rileggere la coppa vuota. La coppa vuota è accettazione, è rassegnazione, è serenità. Ma soprattutto è la coscienza di arrivare a dare quel che si ha, senza problemi e senza patèmi d’animo, con il fine di accettare ANCHE i fallimenti di coppia, nella rasserenante tranquillità di sapere che si è dato assolutamente tutto quel che si poteva dare, e senza aspettative da deludere. Teniamo però a mente che non siamo soli.

Alle volte non funzioniamo noi. Quanti di voi, alla fine di una storia, si sono messi ad elencare con onestà i propri errori? non è un percorso che fanno tutti, se non altro perchè costa una fatica boia.

Alle volte non funziona il compagno o la compagna. Capita. Talvolta ha altro per la testa, talvolta semplicemente non gli piacevate abbastanza, alle volte è un filino zoccola e vi tradisce con tutti i vostri compagni di calcetto a tre alla volta. Capita.

Alle volte non funziona la coppia. Io mi ritengo una persona con la passione per le cose solide e i rapporti stabili, ma ci sono determinati comportamenti che io non reggo. Ho le mie piccole e grandi fisime, le abbiamo tutti, e vi svelo un segreto: con l’età si diventa progressivamente più integralisti, e le fisime sono sempre più importanti. Alle volte manca semplicemente l’alchimia.

 

Non ci cacciamo nei vittimismi. E’ una fase, senz’altro, ma vediamo di uscirne con una nuova consapevolezza. Fatta di umiltà e semplicità, se vogliamo.

18 thoughts on “Tutti a me gli stronzi!

  1. @sa30a, eh cavolo hai ragione!
    quello che ho scritto era il prodotto di un momento di frustrazione, nel quale non ti è possibile ammettere che forse anche tu hai avuto mancanze enormi(difetti è scontato: sudorazione acre e naso peloso non me li hanno dati solo perchè proprio tutti non li potevo avere). E’ più facile dirti che è finita perchè l’altro è semplicemente uno stronzo e sollevarti dalle resposabilità.
    Poi, quando tiri fuori un briciolo di maturità, è il momento in cui devi ammettere a te stesso che sicuramente hai sbagliato qualcosa anche tu ed è dura realizzare che una relazione finita male può essere l’effetto di un’interazione sbagliata e non di una sola persona che non funziona.Sono convinta che non esiste una persona stronza sempre e comunque.Ne consegue pensare che se una relazione non funziona o è perchè le due persone che si sono scelte non sanno interagire o semplicemente non sono adatte l’una all’altra..
    Più che un “ma porco cane, io sono brava, perchè il destino si accanisce contro di me e mi fa incontrare solo stronzi?“ doveva essere un “ma porchissimo cane(e siamo educati), perchè è così difficile trovare una persona con cui avere e un’interazione genuina e una relazione alla pari??ma c’è qualcuno che ci riesce??perchè a me sembra che ci impelaghiamo tutti in relazioni distruttive prima o poi..”. Voleva essere la constatazione di quanto è triste che si debba soffrire così tanto e spesso per amore. Mi accorgo però che la sofferenza può servire, come dici tu, a sviluppare “una nuova consapevolezza fatta di umiltà e semplicità” e spero con tutta me stessa di riuscirci..
    E mi accorgo che essere troppo sicuri di se e di far bene può ingannare, farti convincere che l’altro sbagli con più frequenza o più gravemente di te: così fai passare in secondo piano le tue mancanze in una relazione, aggravando la situazione. E ovviamente si crea un circolo vizioso di rancore che inevitabilmente porta alla rovina..
    Ribadisco, hai ragione! Il vittimismo è più comodo dell’autocritica ma non serve a un porco cane..

  2. Questa volta remo controcorrente.
    Dopo essermi chiesta a lungo: “dove ho sbagliato?”, oggi, a distanza di qualche anno, ho capito.
    Potevo fare il mondo e non sarebbe bastato.

  3. p.s. e non per mancanza di alchimia ma per la questione da te sintetizzata con le parole “alle volte è un filino…….”al maschile!!quindi sì, hai ragione tu, non sempre, ma alcune volte non funziona il compagno/a.

  4. Se volete vi posso dire la mia (attenzione-attenzione!!): sono sposato da quasi 20 anni, con mia moglie va di merda, e la tradisco da circa 10 anni. Prima di questi 10 anni ne ho passati altri 10 a chiedermi dove sbagliavo, perché il rapporto non funzionava, perché non volesse più fare l’amore con me, mentre lei semplicemente diceva “a me non va, è un problema tuo” (in sostanza: arrangiati, e ho già detto abbastanza, credo). Dopo 10 anni a mangiare merda ho cominciato a guardarmi in giro… e ho cominciato a frequentare n-donne (pazze e normali, single, fidanzate, separate). Anche con queste donne non è stato sempre tutto facile, infatti con tutte loro la storia dopo un po’ di tempo finiva… infatti poi arriva il momento che uno si chiede: “ma perché non funziona?”, “ma sbaglio qualcosa?”, “sono io o è lei?”. Siccome se lo chiedevano anche le mie partner del momento, ho capito che per stare bene insieme… bisogna stare bene insieme! Una storia non finisce necessariamente per colpa di qualcuno, è la coppia che non funziona. Magari non va così male, ma la scintilla è un’altra cosa: lo dico perché da tre mesi esco con una nuova ragazza (separata, e anche lei con qualche altra storia alle spalle) e sta andando DA DIO: non sono MAI stato così bene con una persona. Quindi, il problema è solo di trovare la persona che si incastra perfettamente al tuo modo di essere, ai tuoi interessi, al tuo modo di fare l’amore… Per dire, con lei non vediamo l’ora di poterci vedere, ed immaginiamo quando si andrà a vivere insieme… (sto in casa solo perché ho un bimbo di 9 anni e non vorrei lasciarlo alla pazza…almeno per qualche anno…). E’ solo questione di tempo, e con mia moglie toglierò il disturbo. L’avrei tolto comunque, ma ora è sicuro. Per dire quanto sia importante la coppia, e non i singoli, lei a sa30a non piacerebbe per niente: ha la glicemia molto alta… ma mentre a te lei non piacerebbe, a me piace tantissimo…
    PS – astenersi pseudo cattolici, moralisti e spaccapalle della sacralità della famiglia: ho smesso di crederci da un bel pezzo…

  5. Alle volte finisce perchè doveva finire, senza altre spiegazioni da dare. Si esaurisce il combustibile o il comburente e piano piano tutto si affiuevola e si esaurisce (alle volte anche con una spettacolare fiammata, a dire la verità)

    Cordialità

    Attila

  6. @maria: è normale, la prima reazione è dire “brutto stronzo/brutta troia”. E’ anche la normale reazione ad un momento di sconforto.

    Poi ovviamente la razionalità DEVE prendere il sopravvento, altrimenti se non ci migliorano neanche i nostri errori, chi mai ci migliorerà?

    @marcus: non ti giudico, anzi, ti capisco. So benissimo come ci si sente in situazioni come la tua. L’unica obiezione che ti posso fare, e quella temo di dovertela fare, è “ma se andava di merda da un anno, perchè l’hai messa incinta?”. Ma so già la risposta. Perchè nonostante andasse di merda, tu ci credevi ancora. Sono più fortunato di te: in un caso come il tuo, identico, io ho semplicemente venduto l’auto e comprato una smart. Tu hai messo al mondo un nano, e mi rendo conto che pur di non metterlo nelle pezze ti sorbisci una moglie che non ami più. Hai il mio supporto.

    @attila: già, alle volte è il combustibile. Alle volte sono semplicemente gli incastri che non vanno bene :)

  7. Oh, ti avevo “perso” e sono molto contenta di aver ripescato l’indirizzo del tuo blog. Sempre bello leggerti, mi piace chi offre spunti per discutere.

  8. Apprezzo molto il tuo non giudicare, anche perché è un difetto di molte persone erigersi a giudice, dimenticandosi sempre della prima pietra. Poi si può discutere giorni se il contesto giustifica tutto o ci devono essere dei punti invalicabili, ma già i punti invalicabili sono di per sé argomento di ampia discussione… Tornando i.t., da un lato è meglio aver comprato la smart, ma dall’altro fare un figlio ti da delle soddisfazioni che “solo” una moglie non ti può dare. Fermo restando che oltre le soddisfazioni ci sono grandissimi giramenti di palle, credo che l’importante è partecipare. E ti dirò di più, col senno di poi l’avrei fatto prima almeno adesso era bello cresciuto e mi sarei fato meno problemi ad andare fuori dalle palle…

  9. Più che altro so cosa hai passato. Conosco l’aria di una storia che non funziona più, conosco la voglia di volerla tirare avanti, conosco la disperazione che creano queste due correnti quando si scontrano… e il fatto che ti fanno compiere scelte non sempre razionali ad un occhio esterno.

    Continuo ad avere perplessità sulla storia del figlio… che magari ti da’ un sacco di soddisfazioni, pero’ vorrebbe un ambiente familiare più sereno di quello che giocoforza ottiene in certi casi.

  10. che santone………mamma mia sai tutto te!!

    ma se sei così bravo com’è che hai un matrimonio fallito alle spalle e ogni “pazza” che incontri magari te la trombi anche ma poi ti fa ciao ciao con la manina??

    direi che se continui ad essere così talebano prepara anche i domini
    http://www.singleaquarantanni.com
    http://www.singleacinquantanni.com
    http://www.nonhopiùproblemiperchènonmisidrizzapiu.com

    p.s.
    ora sicuramente scriverai che sei single per scelta tua e blablabla
    ma sai benissimo che non è così.

  11. Fai una cosa: visto che sai già come risponderò, scriviti la risposta, poi controbattiti da sola e datti ragione, simula una argomentazione piccata e poi massacra la risposta alla risposta.

    Almeno ti diverti un po’ anche tu.

    E ricorda: il problema non è avere un’erezione. Il problema è ricordarsi perchè.

  12. beh il fatto è che sei talmente banale e scontato che davvero uno non ha bisogno di leggere le tue risposte….

    e anzichè frignare che hai passato un natale di merda ringrazia dio che hai un lavoro e ti puoi permettere una casa.

  13. Vero. Ho un lavoro (e ho sudato per averlo), una casa (e ho sudato per comprarla grazie al lavoro che ho sudato per ottenere). E di questo non ringrazio Dio. Dio non c’entra niente. Ho fatto tutto da solo.

    E oltre alla casa mi avanza anche qualche eurino per comprare un dominio per farti sfogare un po’. Che poi se c’è una cosa banale e scontata è perdere del tempo per dire a qualcuno – a casa sua, tra l’altro, cosa che non qualifica come bene educati – che è banale e scontato.

    Se vuoi discutere, commentare, chiacchierare sei la benvenuta. Se vieni per insultare, mi spiace, non sei la benvenuta. A buon intenditor poche scontate e banali parole.

  14. no ti prego, risparmiami il pippone sul merito,in italia il merito non esiste,lo sai meglio di me.

    dovresti ringraziarlo invece,anche perchè ti ha fatto nascere in una parte dell’italia (da roma in su) che sicuramente offre più possibilità,(anche per questo hai sudato?)lascia perdere,non attribuirti alcun merito l’italia (da roma in giù) è piena di gente che suda ma non ottiene una cavolo.

  15. Ma tu guarda, esiste ancora chi confonde il pessimismo col senso di rompere i coglioni… beh, allora io sono il più grande pessimista della storia, però almeno non scrivo “italia” e “roma” con la minuscola, magari rivendicando una licenza ortografica e dicendo che tanto non vale la pena sprecare le maiuscole per indicare il nostro paese o la nostra capitale.

    Nel merito devo riconoscere che il fatto di essere nati in un luogo piuttosto che in un altro costituisce una digressione di non poca valenza dialettica, l’idea della linea gotica, del 38° parallelo da spostare da Roma in giù (ma quelli che vivono a Latina o a Frosinone dicono “da Napoli in giù”, vedi giudizio human come spess’erra?) è geniale e che un po’ di preghierine non ti starebbero male, miscredente che non sei altro, ingrato e bestemmiator de’ santi!

    Quanto a me, siccome sono nato nel Nordreno Westfalia (ex Germania Federale), ringrazio Dio di essere molto più nordico di tutti i leghisti che il medesimo Dio vuol mettere sulla faccia della terra, io son tedesco, cazzo me ne frega della Padania? Per me la Padania è Lampedusa!
    Però devo anche maledirlo perché vivo a pochi chilometri più a sud della linea del fiume Tronto, che segnava il confine del Regno delle due Sicilie con lo Stato Pontificio, per cui anche se vivo nella Bressanone dei Borboni, mi sa che devo continuare a imprecare l’Altissimo, attività, che, peraltro, mi viene benissimo.

    Lo vedi come sono banale, anch’io? E pensare che devo avere da qualche parte perfino una laurea, ora però mi sono dimenticato a quale santo dedicare la mia preghierina quotidiana.

  16. Mi ero persa questa diatriba sulla banalità e l’ingratitudine geografica di Sa30a e ora me la sono letta con gusto. A mio parere, Sa30a, ti si potrebbero attribuire parecchie caratteristiche più o meno apprezzabili ma di ‘scontatezze’ non ne ho ancora lette e ‘santone’ non mi sembri.. In caso contrario, Vale’, la preghirina la rivolgi a lui (che tentar non nuoce)..
    Ne approfitto per aggiungermi alla lista di persone che ti hanno mostrato la loro vicinanza per la tua operazione. Ti auguro di rimetterti in sesto al meglio e il prima possibile!

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